Per la rubrica “Out of the pitch” abbiamo raccolto le dichiarazioni di Andrea Bargione, inviato di JuventusNews24. Insieme abbiamo parlato di Juventus e Torino.
La Juventus è imbattuta in campionato pur non essendo in vetta alla classifica. Ad inizio stagione, si sarebbe aspettato un dato così importante circa l’imbattibilità della squadra?
“Negli ultimi anni, circa l’imbattibilità, la Juventus è stata un esempio per tutte le altre squadre in Serie A. La difesa bianconera è solida dai tempi di Allegri e, ancora prima, era ben disposta anche sotto la guida di Conte con il terzetto Bonucci, Barzagli, Chiellini.
Con Thiago Motta la retroguardia sta continuando ad essere un punto forte, anche con l’assenza pesantissima di un pilastro come Bremer. La Juventus sta facendo un’ottima figura, considerando anche che la maggior parte dei gol sono arrivati in Europa e non in campionato. Dunque, non mi aspettavo un dato così importante sull’imbattibilità ma, certamente, mi aspettavo una difesa solida”.
In difesa mancheranno a lungo Bremer e Cabal ma ci sono altri giocatori pronti a confermarsi, divenendo sempre più importanti per il progetto: tra questi, Federico Gatti. Come valuta la sua prima parte di stagione?
“Personalmente, sono un po’ sorpreso dal rendimento che sta mantenendo il difensore bianconero. Credo che sia la sua stagione più importante. Secondo me sta disputando una bellissima prima parte d’annata.
Insieme a Kalulu, si è venuto a creare un duo difensivo sicuramente solido, anche se chiaramente ha qualche “problemino” dettato dal fatto di essere una coppia inedita, che non si è costruita con il tempo come magari avvenne col terzetto Barzagli, Bonucci e Chiellini.
Dunque, ribadisco che Federico Gatti sta disputando una grande prima parte di stagione. Se riesce a mantenere questo rendimento anche nella seconda parte dell’annata in corso, sicuramente potrà divenire un tassello sempre più importante, anche in chiave Nazionale”.
A proposito di difensori, sponda granata di Torino è arrivato in estate Saul Coco. Come le è parso il suo impatto con questa nuova realtà?
“Penso che si stia ambientando bene in questo campionato che per lui è nuovo. Naturalmente, si sta inserendo anche in uno scacchiere che è quello di Vanoli e quindi ci va anche un po’ di tempo per assimilare le idee di gioco del nuovo tecnico.
Coco ha anche un buon rapporto con il gol: 16 presenze e 2 reti. Direi che può essere un elemento importante per il Torino e lo considero un buon investimento, considerando anche che credo possa avere ampi margini di crescita”.
Tornando in casa bianconera, tra le fila della squadra guidata da Thiago Motta, c’è Andrea Cambiaso. Il giocatore appare sempre più imprescindibile nello scacchiere del tecnico. Si aspettava questo scenario?
“Onestamente mi aspettavo questo scenario. Sono sempre rimasto sorpreso dalla voglia che ci mette, dalla grinta, dalla qualità tecnica e tattica che porta in campo. L’arrivo di Thiago Motta, a mio dire, ha esaltato quelle che sono le sue caratteristiche e penso che possa essere un elemento valido e duttile per lo scacchiere del tecnico: Cambiaso può fare l’esterno in difesa, l’esterno alto nelle ali.
Il giocatore sta performando alla grande in questa prima parte di stagione ed è un elemento estremamente “mobile” perché riesce a coprire più zone del campo e più ruoli. Tra le sue maggiori qualità noto il dribbling e la velocità. Sotto la guida di Thiago Motta può ancora crescere moltissimo e ha davvero ampi margini di crescita. Così come Gatti, questo è un qualcosa di positivo sia in chiave bianconera che per la Nazionale guidata da Spalletti”.
In fase offensiva, la Juventus tende a faticare nella realizzazione delle reti. A cosa è dovuto, secondo lei, questo aspetto?
“Dell’attacco della Juventus, se ne parla da qualche anno. Infatti, non è che faccia fatica ad aggredire dall’arrivo di Thiago Motta: di ciò si discuteva anche quando alla guida della squadra c’era Massimiliano Allegri. Con l’arrivo dell’ex tecnico del Bologna, ci si attendeva un’impronta di gioco più offensiva ma questo non è ancora avvenuto.
L’attaccante, nel caso specifico Dusan Vlahovic, ha avuto diverse occasioni per andare in rete: alcune volte le ha sfruttate, trascinando la squadra, altre le ha sciupate. Al numero 9 manca un po’ di continuità, cosa fondamentale in un club come la Juventus.
Penso anche che, tuttavia, sia stato rivoluzionato il reparto offensivo Weah sta trovando, in questa stagione, maggiore spazio. Conceiçao è un giocatore nuovo, che sta conoscendo la Serie A, anche se ha avuto un impatto devastante. Koopmeiners ha bisogno di ritrovare la forma migliore.
Una volta trovato l’equilibrio e, magari, un’alternativa a Vlahovic che possa dargli una spinta anche per vincere la concorrenza la davanti e migliorando la manovra offensiva, con un pizzico in più di fortuna, le cose in fase avanzata potrebbero migliorare”.
La Juventus ha affrontato il Manchester City in Champions League. Contro gli inglesi, i bianconeri hanno vinto e convinto. A livello di organizzazione del gioco, di carattere e spirito di squadra, può essere la partita che sancisce definitivamente il passaggio a uno step superiore della Juventus targata Thiago Motta?
“La Juventus vista contro il Manchester City credo sia stata una delle migliori vista in stagione. C’è da dire che c’è una Juventus in Champions League e una in Serie A. Quella che si vede in campionato magari ottiene tanti pareggi, fa difficoltà con squadre come Empoli e Bologna; quella di Champions League, invece, mette a segno una rimonta pazzesca contro il Lipsia e vince anche partite come quella contro la squadra di Guardiola che reputo una delle più forti degli ultimi anni.
Anche se il Manchester City si presentava in difficoltà numerica anche per via di alcuni infortuni, aveva però a disposizione moltissimi calciatori pericolosi che però non hanno trovato spazio perchè la Juventus ha decisamente comandato il gioco. Si è vista la volontà di dimostrare agli altri e a se stessi di essere in grado di potersela giocare con tutti.
Credo che questo possa rappresentare uno spartiacque fondamentale per la stagione dei bianconeri perchè può dare fiducia, tranquillità. Se la Juventus vincesse le prossime due sfide, potrebbe addirittura passare come testa di serie: sarà dura ma è comunque una possibilità ancora viva. E’ una vittoria che, secondo me, fa bene a tutto all’ambiente e anche alla tranquillità di Thiago Motta”.
Tra qualche settimana si aprirà la finestra del mercato di riparazione. Che cosa si aspetta da Juventus e Torino?
“Secondo me, il Torino dovrà cercare un attaccante data l’indisponibilità di Zapata. E’ stato uno degli acquisti più importanti delle ultime stagioni e sotto la guida di Vanoli si stava anche rivelando importante per il gioco offensivo dei granata ma l’infortunio, purtroppo, lo ha fermato.
Mi rendo conto che, tuttavia, non sarà semplice trovare un suo sostituto anche se sino ad ora i suoi compagni stanno cercando di fare tutto il possibile. Inoltre, fossi nel Torino, cercherei anche un difensore e un esterno. Attenzione, in uscita, a Ricci: più di un club sembrerebbe aver messo gli occhi su di lui.
Circa la Juventus, a parer mio, dovrebbero essere acquisiti almeno un paio di difensori e un vice Vlahovic. Secondo me, un attaccante deve avere un sostituto e deve poter “gareggiare” per ottenere una maglia da titolare. Sulla difesa, gli infortuni di Bremer e Cabal hanno sicuramente reso il reparto più fragile. I nomi sono tanti, vedremo. In uscita, attenzione a Fagioli: il club potrebbe effettivamente ragionare su una sua cessione”.
In casa bianconera, fuori dal campo, tiene banco anche la questione legata al rinnovo contrattuale di Dusan Vlahovic: potrebbe arrivare la fumata bianca a stretto giro oppure si potrebbe rischiare una questione simile a quella che vide protagonista Federico Chiesa?
“Per quanto riguarda il rinnovo del numero 9 bianconero, che ci sia un epilogo analogo a quello legato a Chiesa, è una delle più grandi paure insite tra i tifosi. Personalmente, non penso che si arriverà a un finale uguale. Penso che la Juventus creda fermamente nel proprio attaccante: è giovane, ha tutte le carte in regola per crescere e fare meglio. Credo che si cercherà di fare il possibile per evitare di perdere Vlahovic la prossima estate.
Tuttavia, è chiaro che il club si guardi anche attorno. Ci sono attaccanti di peso che, nella prossima stagione, non si sa ancora bene cosa potrebbero fare. Penso, ad esempio, ad Osimhen: è un grandissimo attaccante e potrebbe far gola a diverse squadre. Ma, ribadisco, che secondo me la Juventus vuole e vorrà continuare a puntare su Vlahovic”.
Si ringrazia Andrea Bargione per la disponibilità mostrata con la redazione di Piemonte Sport.
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