Nothing is impossible. Raffaele Scali è un “motivatore” del progetto Agonismo Solidale. Il suo è un ruolo importante. Motiva (nel vero senso della parola) gli atleti normodotati durante gli allenamenti e le competizioni agoniste dalla sua carrozzina. Il suo essere presente permette ai corridori di superare i loro limiti e le loro paure, confrontandosi quotidianamente con gli atleti diversamente abili come nel suo caso. Quest’oggi, domenica 6 novembre, ha partecipato alla Torino City Marathon, insieme a Mauro Cennerazzo e gli altri atleti solidali. Raffaele non solo ha motivato i suoi compagni, Raffaele è stato il vero vincitore di questo evento.
Dopo aver percorso 10km, partendo come tutti i corridori da piazza Castello, Raffaele ha deciso di completare l’arrivo sulle proprie gambe. Arrivato alla fine del suo percorso, ha deciso di togliere i panni da motivare e di indossare quelli di atleta solidale: invertendo i ruoli con i suoi compagni, Raffaele ha percorso gli ultimi metri fino all’arrivo camminando, spingendo la carrozzina e dimostrando che niente è impossibile.
Una pagina di sport e solidarietà, che rimarrà impressa nella memoria di Raffaele Scali, corridore ma anche Dj e speaker della stessa associazione.
Agonismo Solidale
Bambini, Anziani e persone disabili eseguono con triatleti normodotati allenamenti agonistici di nuoto, bici e corsa. Preparazioni atletiche solidali nel Triathlon per sportivi amatoriali che intendono partecipare a gare competitive sviluppate con le fasce deboli della società. Gli atleti nuotano indoor con ragazzi con disabilità cognitiva, e in outdoor in acque libere seduti in kayak. Gli atleti solidali corrono spingendo la carrozzina da maratona per persone disabili e accompagnando podisti ciechi. Uscire dalla zona di comfort attraverso lo sport è il traguardo dei tesserati: il doping emotivo è la loro arma vincente.