La prestazione offerta dalla Rivese nel match contro il Rivoli è stata tutt’altro che negativa. Le ragazze guidate dal tecnico Marino Culasso sono rimaste in partita fino alla fine dimostrando un grande affiatamento. Nonostante sia una rosa di sole 14 giocatrici, le neroverdi possono continuare a dire la loro in questo campionato.
Così il tecnico Culasso: “C’è da salvare la prestazione delle ragazze che si sono date da fare fino all’ultimo per l’obiettivo che abbiamo noi come società che siamo arrivati a prendere giocatrici che avrebbero smesso di giocare, che non avrebbero avuto opportunità da altre parti e con 14 ragazze stiamo cercando di portare avanti questo tipo di discorso. Stiamo facendo giocare tutte quante, ruoteranno sempre tutte per fare lo stesso minutaggio”.
Il match è stato deciso da un gol di Marika Greco molto discusso: “Un episodio che ha deciso la partita. Inutile stare qui a commentare, le mie ragazze han detto che la palla era fuori e si sono fermate, loro hanno continuato e l’arbitro ha deciso di dare il gol. Non voglio essere di parte, però ha penalizzato un po’ tutta la partita. Mi è dispiaciuto un po’ l’arbitro che aveva la nostra stessa maglia, insisteva di averla di un altro colore e ci confondeva più a noi che a loro. Perché loro avevano il riferimento di avere un avversario e lo capiscono, a noi invece ci ha un po’ confuso nel primo tempo”.
La Rivese conta solo 14 calciatrici e questo a volte è un dato certamente limitante: “La partita scorsa siamo entrate in 11, ma due erano zoppicanti. Il portiere si è rotta un dito. Con il Moncalieri non potevamo assolutamente competere in quelle condizioni. Io sono contento per le ragazze che mi hanno accettato come allenatore e come discorso da improntare sulla squadra siamo d’accordo. Per me è tutto positivo”.