Il punto di Davide: “I tifosi dell’Alessandria sono unici e l’esperienza al Moccagatta è incredibile”

La passione senza freni dei tifosi dell’Alessandria. L’imprevedibilità delle categorie dilettantistiche. Il “magic moment” del Vanchiglia e del Chisola, passando per il periodo negativo del Vado in Serie D. Il punto di Davide, a cura di Davide Lanzafame, si arricchisce di emozioni uniche, che arrivano direttamente dal Moccagatta, dove oltre 2.000 persone hanno reso l’atmosfera di Alessandria-Castellazzo davvero speciale. Immagini romantiche, che molto spesso vediamo sui campi inglesi, ma che questa volta sono nostre: tutte piemontesi, e le custodiamo gelosamente nei nostri ricordi più preziosi.

Buongiorno Davide, direi di partire subito da Alessandria-Castellazzo: il Moccagatta l’arma in più dei nuovi grigi.

“Qualcosa di bellissimo e pazzesco allo stesso tempo. Mi sono goduto una partita di calcio in una bella atmosfera. L’Alessandria ha dei giocatori di categoria superiore, come ad esempio Pellegrini, che per la Promozione è sicuramente un innesto incredibilmente buono, e Mazzucco. Loro due sono i due giocatori che mi hanno più entusiasmato, ma bisogna essere onesti e dire che tutta la rosa è forte, a partire dalla difesa, solida e impermeabile. La squadra è stata allestita per provare a vincere il campionato e si vede. Quello che colpisce, ovviamente, sono i tifosi: è incredibilmente bello vedere questa gente riempire uno stadio storico come il Moccagatta nel campionato di Promozione. Questa è una piazza che deve scrollarsi al più presto le categorie dilettantistiche e tornare tra i pro, anche se con la storia e con lo stemma non si va da nessuna parte. Il girone D non è facile: ci sono piazze storiche, ma anche squadre ben attrezzate. Ci sarà da guerrigliare. Per me è stata una bella esperienza. Nel complesso credo che il Castellazzo non meritava il passivo di 4 reti, ma l’Alessandria ha meritato di vincere. L’entusiasmo è contagioso e l’attaccamento alla maglia è emozionante. Vedere una situazione del genere, dove in Piemonte c’è carenza di spettatori è assolutamente fantastico”.

Hai visto anche Vanchiglia-Cuneo, in Eccellenza. Magic moment per i granata.

“Un’altra partita molto molto bella. C’è stata una intensità molto alta durante la gara, che ha visto il Vanchiglia fare una partita importante. Il Cuneo non è stato in grado di reggere l’urto dei granata e ha perso meritatamente. Per me è stato un piacere vedere una squadra piena di giovani che giocano un bel calcio e, nonostante arrivassero da un momento non facile, vincono con le proprie idee a Centallo e contro il Cuneo. Questo per ripetere il solito concetto: in Eccellenza non c’è nulla di scontato. Trovo che Bussi, uno dei più esperti, anche se molto giovane, sia un centrocampista di ottimo livello. Come Selasi, mezz’ala con quattro gol all’attivo, che abbina una buona fase difensiva a inserimenti importanti nell’area avversaria”.

Cosa ne pensi del passo falso del Cuneo?

“Ripeto, sono campionati difficili. Serve tanta continuità. L’ho potuto vedere io personalmente lo scorso anno. Secondo me ci sono tanti campionati all’interno di un campionato stesso. Chi riesce ad essere più continuo ne esce fuori. Sicuramente non me l’aspettavo, il Cuneo è una squadra forte e che sicuramente vorrà fare il grande passo. Domenica ci sarà Pinerolo-Cuneo, uno scontro al vertice molto interessante e che vede entrambe arrivare alla gara dopo una sconfitta. Nel girone B ci sono cinque squadre in 3 punti. Siamo ancora all’inizio. Lo si vede dalla classifica: non si è ancora delineato il gruppo di vertice”. 

Per concludere con il girone B, c’è una squadra che sta faticando più di tutte: il Carmagnola. 

“Chiaramente dal Carmagnola ci si aspettava di più ad inizio anno. In estate sono stati fatti degli inserimenti di giocatori di categoria, però penso e mi auguro per la piazza che possa ritornare a vincere. Domenica prossima ci sarà lo scontro diretto con il SD Savio Asti ed entrambe le squadre vorranno e dovranno fare bottino pieno”.

Hai parlato di continuità. Sicuramente la Biellese, nonostante qualche inciampo, è la squadra più continua in questo inizio di stagione.

“Partiamo da un presupposto: rispetto all’anno scorso le squadre di bassa classifica non fanno punti. PDHAE, Quincitava, Pro Novara e Briga stanno faticando e questo porterà il girone ad avere due grandi blocchi. Per quanto riguarda le zone di vertice, la Biellese farà un campionato a parte, anche se questo rimane un mio pensiero. Più in generale ci sono tante squadre che si equivalgono ed è per questo che chi sarà più continuo, vincerà”. 

Magic moment Vanchiglia, magic moment Chisola in Serie D. 

“Sul Chisola ero certo che sarebbero arrivati i risultati. I vinovesi hanno una rosa di qualità e in più hanno Rizq che fa la differenza. Secondo me nelle categorie inferiori, come la Serie D, gli attaccanti come lui spostano gli equilibri. Il rientro di Kamal ha rimesso le cose in ordine. E’ un giocatore troppo determinante in questo girone, averlo o non averlo cambia e non di poco. Ci sono giocatori difficilmente sostituibili, lui è uno di questi”.

La classifica di Serie D parla chiaro: Liguri in difficoltà, Varese e Bra ok

“Un peccato per l’Albenga, è una grande piazza e stava andando molto bene. Dispiace quando ci sono realtà che non riescono a stare a galla. Questo è un grande dispiacere. Per quanto riguarda il Vado, continua a non sterzare anche col cambio di allenatore, dopo gli investimenti in estate ci si aspettava di più. Credo che alla lunga i valori usciranno fuori, anche se adesso i punti dalla vetta sono tanti. Dovrà avere un filotto di vittorie per giocarsela fino all’ultimo. Per quanto riguarda il Varese, possiamo dire che la formazione di Floris sia in linea con le aspettative. Banfi si sta dimostrando un attaccante di categoria molto valido e nonostante il Borgaro sia rimasto in partita fino alla fine, hanno meritato di vincere”. 


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