Le possibilità per andare agli ottavi di Champions League erano davvero basse. Per questo si pensava che la Juventus, in netta ripresa in campionato, potesse tirare fuori dal cilindro una prestazione degna del suo passato recente, in grado di sovvertire ogni pronostico. Così non è stato. La vecchia signora è stata travolta da un Benfica bello e a tratti presuntuoso, che si impone 4-3. Non è bastata la reazione d’orgoglio nel finale, la Juventus è fuori dalla Champions.
Una sconfitta umiliante per i bianconeri. Il Benfica ha espresso un gioco moderno ad una velocità impressionante, che ha mandato in tilt l’intera difesa di Allegri e che la dice lunga sullo stato di salute del calcio italiano. Dopo 17′ Antonio Silva sblocca il risultato, ma la Juve è brava e fortunata nel trovare subito il pari con una mischia risolta da Kean. Pari che dura davvero poco, in quanto Cuadrado commette una sciocchezza e regala un calcio di rigore ai padroni di casa: Joao Mario dagli undici metri non sbaglia e riporta avanti i suoi. Il gol taglia le gambe ai ragazzi di Allegri, i quali al 35′ osservano i padroni di casa andare sul doppio vantaggio con un’azione magistrale e conclusa di tacco da Rafa Silva.
Nella ripresa ci si attende una Juventus arrembante, ma dopo 5 minuti arriva il poker del Benfica con la doppietta di Rafa Silva. Gli ospiti vanno letteralmente ko. I padroni di casa hanno le occasioni per segnare anche il quinto gol, ma, tra presunzione e imprecisione, questo non avviene. Trascinati da un ottimo Iling-Junior (stellina dell’Under 23), la Juve trova nel giro di due minuti le reti del 4-2 e del 4-3: ci pensa prima Milik, entrato al posto di uno spento Kean, e poi McKennie, bravo a risolvere una mischia in area. All’85’ Rafa Silva ha l’ennesima occasione per siglare la tripletta, ma, solo contro Szczęsny, colpisce clamorosamente il palo. Poi il nulla. Al Da Luz termina 4-3: adesso la Juventus è obbligata a vincere contro il Paris Saint Germain per andare in Europa League.