TORINO – Una stella brilla e illumina l’Allianz Stadium di Torino. Diciannove anni, parecchia classe e ampi margini di miglioramento; umiltà, determinazione e fame di vittorie: con questi (e molti altri) termini si potrebbe descrivere Kenan Yildiz. Nel 3-1 portato a casa dalla Juventus contro il PSV Eindhoven alla prima partita di Champions League, il numero 10 ha aperto le marcature con un gol degno di nota e che gli è valso anche un record.

Infatti, grazie alla rete segnata nella serata europea, è diventato il più giovane marcatore bianconero nella storia della competizione. Con i suoi 19 anni e 136 giorni ha superato il record di Alessandro Del Piero che mise a segno il suo primo gol in Champions League a 20 anni e 308 giorni. Una serata già per sé scintillante per la Vecchia Signora, resa ancor più dolce dalla prestazione di Yildiz.

Va detto che nell’insieme la squadra di Thiago Motta ha offerto una buonissima prestazione, vedendo andare in rete anche McKennie e Nico Gonzalez. Soffermandosi però sulla prova offerta dal numero 10, è sembrato di vedere in campo un veterano della competizione. Giusta freddezza, tanta concentrazione, voglia di centrare l’obiettivo: Kenan Yildiz si è preso la scena condividendo la gioia con compagni e tifosi.

Tanta l’emozione per quanto fatto in un match che, sulla carta, non era semplice da affrontare: il PSV Eindhoven, infatti, arrivava da una serie di vittorie di fila. Dunque, il fatto che la Juventus sia riuscita a batterlo, certifica ancora di più la bontà del lavoro di Thiago Motta e dei suoi.

Se a inizio stagione si temeva che, forse, la casacca numero 10 potesse “appesantire” di troppe responsabilità Yildiz, ecco che il diciannovenne ha risposto più che positivamente. Il turco ha preso le eventuali incertezze e la ha chiuse in un cassetto. E, nel corso della partita di Champions League, ha fatto vedere ancora di più le sue qualità.

Kenan Yildiz, dunque, può diventare uno dei leader della Juventus targata Thiago Motta. Non bisogna correre e riempirlo di responsabilità perchè, prima o poi, qualche difficoltà potrà incontrarla. Ma la stoffa del numero 10 c’è, è tanta e l’allenatore potrà lavorarla sapientemente insieme a lui e alla squadra.

(Fonte foto: account Instagram ufficiale Juventus FC)

 

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