VINOVO – Punto fermo della squadra di Ascoli il centrocampo del Chisola risulta essere il fulcro e la vitalità della squadra. I suoi interpreti fanno della mobilità e duttilità il punto di forza coadiuvati da una tecnica diligente quanto importante. Di solito si esprime a tre con il coinvolgimento in fase offensiva dei due esterni bassi che a turno aiutano gli elementi rimasti, visto che il trequartista si sgancia in avanti dettando i tempi dell’attacco. Il play basso Di Lernia è il cervello della squadra, l’uomo che porta fieno in cascina chiudendo tutti i varchi e iniziando il gioco propositivo.

I due fieri scudieri sono: Viano con i suoi polmoni inesauribili sempre pronto ad offendere come a rincorrere e il giovanissimo Luxardo dal mancino fatato inventando quadri fiamminghi con le sue giocate finissime. Gironda a sinistra si propone con attitudine prettamente offensive quando Luxardo parte in avanti e lo stesso Rosano con le sue precise uscite e mastodontici recuperi difensivi, prezioso e puntale. Un misto di forza, di geometrie pulite e fantasia da vendere, ove si predilige il dribbling ma anche il recupero, il lancio ma anche la sovrapposizione. Un centrocampo disposto al sacrificio difensivo ma anche alla totale azione offensiva con la pulizia di gioco, la grinta del veterano e quella squisita pazzia giovanile che ha poco da invidiare a tutti i reparti affini del campionato di serie D.