ASTI – Un vero e proprio rocker del calcio piemontese. Quella che inizierà tra pochi giorni sarà per Carlo Pesce la stagione numero 51. L’attuale responsabile dell’attività agonistica dell’Asti Calcio è ormai una leggenda del calcio dilettantistico piemontese, che lo ha visto in questi cinquantuno anni prima come allenatore di successo, poi come direttore sportivo dalle grandi vedute, e nel frattempo come osservatore per Torino e Genoa. In questo mezzo secolo passato tra panchine, campi e scrivanie, Pesce ha scritto la storia di diverse società, compresa quella attuale.
In cinquantuno anni, Pesce ha avuto il merito di portare trofei dove mancavano da anni, lanciare giovani divenuti poi campioni, e cambiare lo status di diverse società. Lo ha fatto con budget importanti, ma anche in situazioni dove bisognava costruire con la sola forza delle idee, e i miracoli realizzati ad Alpignano, sia con la prima squadra che con l’Under 19, ne sono un vero e proprio manifesto.
La stagione 51 (ri)partirà da Asti, l’ultima scommessa del direttore sportivo piemontese. Scommessa vinta subito all’esordio, visto i grandi risultati ottenuti dalle squadre del settore giovanile biancorosso. “Abbiamo fatto molto bene e sono sicuro che quest’anno faremo anche meglio”, afferma Carlo Pesce ai nostri microfoni. “Siamo riusciti a prendere giovani interessanti, specialmente dall’Alessandria, e credo che daremo continuità a quanto fatto lo scorso anno”.
Risultati ottenuti grazie al prezioso feeling con Antonio Ballario e tutto il mondo astigiano, entrato subito nel cuore di Pesce. “Con lui mi trovo meravigliosamente bene”, prosegue, “abbiamo fatto un ottimo lavoro in questo mercato, migliorando tutte le rose”.
Nonostante una carriera lunga e ricca di successi, la voglia di vincere è ancora tanta: “Lo scorso anno abbiamo fatto bene, ma quest’anno sogno un titolo regionale. È vero che il nostro è un progetto triennale, ma credo che siamo vicini all’obiettivo: se dovesse arrivare in questa stagione, sarei molto contento”.