Un manager sportivo per il ministero dello Sport e dei Giovani. Andrea Abodi sembra avere l’identikit perfetto per ricoprire la carica di ministro nel nuovo governo Meloni. Laureato alla Luiss in Economia e Commercio, Abodi ha iniziato la sua carriera nel mondo dello sport con Media Partners Group (dove è cofondatore), ossia una società di sport industry per la quale è stato vice-presidente esecutivo, per poi crescere ed avere una lunga esperienza nel marketing passando alle candidature olimpiche di Roma e al Credito sportivo.
Chi è Andrea Abodi, nuovo Ministro dello Sport e dei Giovani
Da sempre tifoso della Lazio, tanto da ricevere avances da Claudio Lotito per entrare in società, il nuovo ministro è stato dal 2002 al 2008 consigliere del Coni Servizi Spa, mentre ad oggi è presidente dell’istituto per il Credito Sportivo. Andrea Abodi è molto apprezzato nel mondo dello sport. In molti li riconoscono la sua volontà nel migliorare l’impiantisti sportiva, che imbarazza l’Italia sportiva dai professionisti ai dilettanti.
Non solo. Per 7 anni (dal 2010 al 2017) è stato presidente della Lega calcio di Serie B, permettendole di modernizzarsi e di essere indipendente. Sconfitto da Tavecchio per guidare la Federcalcio nel 2017, Abodi è stato in lizza anche per diventare il “capo” della Lega calcio di Serie A circa un anno fa. Insomma, un nome tutto d’un pezzo che ha il dovere di provare a risollevare un mondo davvero piegato in due dal Covid e dalle spese per la corrente elettrica. Soprattutto nel grande oceano dei dilettanti, Abodi dovrà confrontarsi con numerosi problemi legati ai conti delle società, alle infrastrutture sempre più obsolete e a quella sensazione di essere dimenticati dallo Stato, che presidenti e imprenditori dichiarano di provare.