ALESSANDRIA – Dopo le dure parole del Direttore Generale della Femminile Juventus, Tobia Giordano, nei confronti del Comitato regionale in merito: la mancata premiazione per la vittoria del Girone B di eccellenza, la disorganizzazione della fase playoff, e la calendarizzazione della fase di Coppa Italia, un altro addetto ai lavori si aggiunge alle polemiche. Andrea Amato, giornalista e addetto stampa dell’ACF Alessandria Women, è intervenuto ai microfoni di Piemonte Sport per commentare non solo la mancata premiazione della squadra alessandrina, vincente del Girone A di Eccellenza femminile, ma anche l’operato del Comitato.
“In quanto giornalista, seguo il calcio femminile dal 2018, e posso dire che mi ritengo estremamente offeso dal comportamento tenuto dal Comitato: non parlo solo per l’Alessandria, ma anche per la Femminile Juventus”, spiega Amato. “Nel caso delle grigie, non vi era ancora la sicurezza matematica della vittoria del campionato, ma per le bianconere la vittoria è giunta a due turni dal termine della stagione regolare, ergo: si poteva preparare una celebrazione a fine partita; il non essersi presentati, e il non aver neanche celebrato le ragazze con un semplice mazzo di fiori, è una gravissima dimenticanza. Il Comitato deve darci delle risposte, perché questo comportamento dimostra la non voglia di curare il campionato; ad aggiungersi alle mancanze di rispetto, vi è il calendario dei playoff: lavoriamo e investiamo tutto l’anno per ambire alla promozione, il Comitato dovrebbe essere a conoscenza di questa tipologia di progettualità e del fatto che le ragazze lavorano durante la settimana, perché non sono stipendiate dalle società. Calendarizzare un playoff l’8 maggio (passaggio del turno permettendo), in un giorno lavorativo, fa comprendere quale sia il grado di percezione generale: evidentemente, non si è a conoscenza di quanto accade nei campionati”.
Amato non risparmia il suo sfogo, e conclude il suo intervento con un appello rivolto direttamente al Comitato: “Se non siete in grado di mantenere l’attenzione su questi campionati, dovete dimettervi, perché a questo punto non avete più la fiducia di nessuno; dovete lasciare la poltrona, perché stiamo parlando di questo: attaccamento alla poltrona. Dove siete quando le società esigono delle risposte e aiuto? Sono nel femminile dal 2018, e posso assicurarvi che la Federazione non c’è mai”.