Bisogna essere onesti. In pochi si aspettavano un campionato di spessore così alto da parte del Chisola. E non sarà neanche il motto di questi ultimi mesi che riporta alle spese in estate a distrarci dall’obiettivo di fare pura cronaca. No signori, il calcio ci insegna, ogni settimana, che i soldi e le figurine contano zero se poi le aspettative non vengono rispettate in campo. Se poi aggiungiamo che lo scorso anno la squadra di Vinovo si è salvata quasi al foto finish, il secondo posto a sei punti dalla vetta attuale non può che strappare applausi scroscianti a società, staff e squadra. Certo, la ciliegina sulla torta, ossia il primo posto finale non sarebbe male, ma nonostante i 6 punti di distanza le quattro giornate mancanti non lasciano molto spazio ai sogni.
Il cammino dell’Alcione Milano
Il cammino dell’Alcione che porta al titolo e alla promozione in Serie C mette subito di fronte un grande ostacolo: il Bra. La formazione piemontese negli ultimi due anni si è confermata una vera e propria big del girone A e l’attuale quarto posto (un solo punto di distanza dal terzo) lo dimostra. L’impegno successivo è molto più abbordabile per la compagine milanese, che affronterà il Borgosesia ultimo. Poi l’Asti, altro avversario di valore e infine il Vado. Se Bra e Asti possono essere due avversari degni di nota, viene difficile pensare a tre passi falsi dell’Alcione.
Il cammino del Chisola
Il Chisola concluderà il suo straordinario campionato affrontando Albenga, Città di Varese, Ligorna e Fezzanese. Quattro avversari, per un motivo o per l’altro, di assoluto livello. Sfide chiaramente tutte alla portata del Chisola, ma che ovviamente toglieranno energie mentali e fisiche. Tenendo conto che la corsa sull’Alcione si farà sia in campo che con la speranza che i lombardi possano ancora rallentare, l’impresa di arrivare davanti all’ultima giornata sembra ancora di più complicata.