VINOVO – Ennesima prova devastante del Chisola al “Dino Marola” di Vinovo, eppure le premesse per una partita difficile vi erano tutte. La compagine del Ticino, in terza posizione, si presenta come una squadra molto competitiva e dal tasso tecnico molto elevato. La gara è molto bella in tutte le sue sfaccettature siano esse tecnica, sia tattiche, sia per la voglia di giocare ad alti livelli. Di fatto le due squadre si fronteggiano a viso aperto, senza remore alcuna, ne pragmatismo tattico al fine di un risultato risicato. Si potrebbe tranquillamente cantare tutti insieme: tu chiamale se vuoi… emozioni.
La punta Ponsant, del Chisola, apre le danze nei primi minuti, lesto a girarsi e mandare la sfera a fil di palo imbeccato da un delizioso lancio centrale appena fuori area di Nisci. La reazione dei ticinesi non tarda ad arrivare grazie ad un gioco fatto di geometrici passaggi di prima e imbucate per l’ariete Parravicini che al 14’ rischia il pareggio dopo una mischia in area sbagliando di poco il bersaglio. Replica al 25’, gran colpo di testa in tuffo, dopo un’invitante assist di Cominetti con la palla si stampa sulla traversa. I padroni di casa non stanno a guardare, anzi le tante azioni ficcanti e potenzialmente pericolose mettono in seria difficoltà la retroguardia ospite. Negli ultimi minuti della prima frazione il Ticino ha la possibilità di pareggiare i conti grazie ad un rigore, generoso si, ma a termini del regolamento attuale, netto.
Parravicini si presenta dal dischetto facendosi ipnotizzare da un super Lacellotti che, non contento di respingere il primo tiro si oppone in maniera superba al tap-in del centroavanti ospite, subito dopo un super mischione in area, viene respinto dalla difesa di casa. La ripresa è ancor più bella della prima frazione. Il trequartista la Marca, in stato di grazia, firma il doppio vantaggio al 2’, azione insistita su di un angolo casalingo, Rizq batte a colpo sicuro ma Harrasser compie un miracolo nel deviare la sfera proprio sui piedi del numero 10 del Chisola che di potenza ribadisce in rete. Al 7’ Ponsant può triplicare di testa da pochi passi, ancora il portiere del Ticino respinge. Non vi è respiro in questa partita, tre minuti dopo Parravicini accorcia le distanze andando a prendere in cielo di testa un servizio al bacio di Cominetti. Può esserci una gara senza i gol del bomber Rizq? Rigore sentenza al sedicesimo. Passano pochi minuti e tutti in piedi per la meraviglia di gol alla “Del Piero” da parte ancora di La Marca, tiro a giro sul secondo palo a coronare una prestazione sublime.
Mister Carrobbio del Ticino azzecca il cambio visto che Colombo al minuto 25, appena entrato, su corner, incorna di prepotenza, e siamo sul 4-2. Passano tre giri di orologio e altra gemma del Chisola; Rizq in mezza girata al volo piazza la sfera nel lato più lontano gonfiando la rete per la quinta volta. Nonostante le sette segnature le due squadre hanno ancora fame e non si fermano applicandosi sempre e comunque su ogni fase transitiva della gara. Il fischio finale arriva dopo quattro minuti di recupero decretando la fine di una partita emozionante, piena reti e piena di occasioni dovute non tanto alle difficoltà difensive ma dalla propensione offensiva molto incisiva da ambo i lati. Il Chisola di mister Ascoli continua la sua marcia inarrestabile, aggrappato alla vetta grazie ad una determinazione fuori dal comune da parte dei difensori, una propensione diligente e perfetta dei centrocampisti e da un attacco stellare. Il Ticino, ancora una volta, si è dimostrata una compagine molto bella da vedersi e spumeggiante nel gioco offensivo e, ne siamo sicuri, avrà ancora molto da dire in questo campionato.