ROMA – Per favore non chiamatelo scandalo a luci rosse. Il video circolato di una giovane impiegata dell’AS Roma, ripresa nell’intimità con il fidanzato, lo hanno visto tutti, calciatori, tecnici e qualche dirigente delle giovanili, troppi. A diffonderlo un giocatore della Primavera che aveva chiesto in prestito il cellulare per una chiamata. Se la ricostruzione giornalistica del video sottratto e diffuso dal cellulare della giovane dipendente, che ha causato paradossalmente il licenziamento della vittima e nessuna conseguenza per l’autore di quel gesto, fosse confermata, questo non sarebbe ‘uno scandalo a luci rosse’, ma una vera e propria violenza, una doppia violenza.
(Comunicato di Giulia Giornaliste Piemonte)