Nonge e il cambio di Allegri, l’errore è parte integrante del processo di crescita

TORINO – Sono alquanto dispiaciuta perché spesso mi ritrovo ad aiutare i ragazzi a dare una nuova interpretazione del concetto di errore, che purtroppo vedono come “qualcosa che non si deve assolutamente fare, qualcosa di cui vergognarsi”, quando invece il messaggio forte e chiaro che deve passare è che l’errore è parte integrante del processo di crescita e che in competizione va lasciato andare per poi essere analizzato al termine della gara per trarre insegnamento.

Spesso ai ragazzi dico di guardare i grandi campioni come reagiscono all’errore ma ieri temo davvero che Massimiliano Allegri non mi abbia aiutato con il suo gesto nei confronti di Nonge, poco più che 18enne ad una delle sue prime partite nel campionato di Serie A sostituito dopo 14 minuti per aver commesso un errore.

L’errore, certo, può avere conseguenze negative, e qualche volta disastrose. Ma se agire con prudenza è necessario per prevenire i rischi, demonizzare gli errori e lasciare che la paura di sbagliare ci blocchi è un rischio ancora più grande. Non solo perché, come diceva Carl Jung, “chi evita l’errore elude la vita”, ma anche perché ci sono situazioni in cui evitare di sbagliare è impossibile.

Di Giorgia Rocchetta (Psicologa dello Sport) 

 

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