ALPIGNANO – Atletico Alpignano-San Paolo Torino non è ancora finita. La gara vinta 3-2 dai padroni di casa ha fatto molto discutere in casa San Paolo, sia per il metro arbitrale sia per uno dei gol realizzati dall’Atletico, avvenuto, a detta del San Paolo, con un “uomo a terra e tutti i giocatori fermi”. Alle dichiarazioni di domenica sera è arrivata la replica di Andrea Le Piane, che ha dato la versione dei fatti della società biancorossa.
“Dopo dieci minuti i signori del San Paolo già protestavano nei confronti dell’arbitro in maniera piuttosto maleducata”, spiega Le Piane ai microfoni di Piemonte Sport. “La partita è iniziata quindi con molto caos, in quanto il direttore di gara è stato da subito preso di mira. Certamente ha fatto i suoi sbagli, ma come tutti gli altri arbitri visti fin qui”.
Le Piane poi si concentra sull’episodio contestato dal San Paolo. “Sì, un giocatore loro è andato a terra per via di un colpo o un infortunio alla gamba, purtroppo sulla dinamica non posso essere più chiaro. Certamente è stato un normale contatto di gioco, tanto che abbiamo continuato a giocare in quanto l’arbitro non ha fermato il gioco. Visto che è il direttore di gara che deve farlo (per un colpo alla testa o qualcosa di particolarmente danno per il campionato), non capisco perché avremmo dovuto farlo con palla a metà campo. Sì, alcuni di loro si sono fermati, ma non tutti come detto dal San Paolo Torino”.
Il dirigente dell’Atletico Alpignano, infine, parla di un episodio simile accaduto nel turno precedente. “Tengo a precisare che sfavori ne abbiamo ricevuti molti anche noi. Solamente domenica scorsa c’è stato lo stesso episodio, ma non mi sembra di aver tirato su un polverone del genere. Siamo stati zitti e muti. La colpa è stata nostra che ci siamo fermati: stop. Detto ciò siamo una società sana e facciamo del rispetto e la voglia di un gruppo di stare insieme e divertirsi le basi. Domenica scorsa un nostro giocatore, tra l’altro il più importante, dopo solamente un minuto dal suo ingresso in campo è stato espulso soltanto perché stava battibeccando con un avversario. Risultato? Tre giornate di squalifica. Nessuno di noi si è pianto addosso, anzi. Non è così che si va avanti. Bisogna dare valori ad un gruppo”.