Una schwa color arcobaleno, il segnale di divieto e la scritta “Tieni pulita la tua università”: è l’adesivo comparso in più sedi dell’Università di Torino nei giorni scorsi. Nello specifico a Palazzo Nuovo, al campus Luigi Einaudi e nelle facoltà di Economia e Medicina.
L’associazione di estrema destra Fuan – azione universitaria Torino ne rivendica l’iniziativa. “Questa piccola beffa futurista – sostiene in una nota l’associazione – aveva lo scopo di protestare contro le ridicole storpiature ideologiche della lingua italiana in salsa gender a cui assistiamo costantemente in università ormai da anni, e di difendere la dignità della lingua di Dante e D’Annunzio”.
“È inaccettabile che all’interno di uno spazio libero e pubblico avvengano fatti di questo tipo. L’università è e deve rimanere un luogo sicuro per ogni studente e ogni studentessa”, ha dichiarato la presidente di Arcigay Torino Serena Graneri.
“La reazione immediata dei collettivi di sinistra è stata l’ennesima prova della loro arroganza e della loro assenza di argomenti reali – ribattono i militanti del Fuan – La stampa è intervenuta in massa, preferendo sbattere in prima pagina un inesistente ‘mostro omofobia’
piuttosto che concedere il normale diritto di replica a studenti che portano avanti una legittima battaglia in difesa della cultura”.
In un comunicato condiviso sui social arriva la posizione dell’Università: “L’Ateneo infatti si dissocia fermamente da un messaggio così offensivo e lesivo della dignità e dei diritti delle persone e conferma la propria condanna ad ogni forma di discriminazione in ragione di condizioni personali e sociali come il genere e l’orientamento sessuale”.