TORINO – Nicolò Fagioli è stato squalificato 12 mesi per aver scommesso illegalmente. Come già spiegato ieri, il centrocampista bianconero dovrà stare lontano dai campi per 7 mesi. Su Tuttosport, in edicola questa mattina, è possibile leggere la deposizione di Fagioli rilasciata al procuratore Chiné. Una deposizione che sta facendo molto discutere, come normale che sia.
Il passaggio più delicato è quello legato al grosso debito (circa 3 milioni di euro) e alle minacce ricevute. “Più il tempo passava più il debito mi ossessionava. I soldi che dovevo continuavano ad aumentare e pensavo di giocare solo per tentare di recuperare”, si legge sul quotidiano piemontese. “Ti spezzo le gambe, mi dicevano. Ma tanto ormai era così tanto il debito che anche se vincevo la scommessa non incassavo nulla, tutto quanto andava solo ad abbassare la quantità di soldi che dovevo ancora a queste piattaforme”.
Poi il nome di Sandro Tonali. “Un amico stretto, nel ritiro della nazionale Under 21 mi ha suggerito di giocare su un sito illegale. Lo vidi giocare e gli chiesi cosa stesse facendo, mi disse che potevo farlo anch’io perché non c’era traccia delle scommesse. E mi fece registrare tramite un account al sito in questione. Le prime scommesse le piazzai su eventi di tennis e poi di calcio. Ho effettuato delle scommesse su siti irregolari, ricordo di uno denominato Betart e di un altro, Icebet, ce n’erano altri ma non ricordo come si chiamavano perché cambiavano nome ogni mese”.
Per quanto riguarda il vizio del gioco, Fagioli ha spiegato alla Procura che all’inizio scommetteva “perché si ha tanto tempo libero, ci si allena la mattina e poi si gioca per vincere la noia, per provare l’ebbrezza. Scommettevo sia sulle partite di calcio, su casinò e tennis. Ho iniziato nell’estate del 2021 quanto mi trovavo nel ritiro Under 21 a Tirrenia. Lo facevano gli altri, non mi sono posto il problema se questi siti fossero regolari o meno, per me la differenza fra il sito legale e quello illegale sta nel fatto che in quello illegale si può giocare senza anticipare somme, a credito. Era un divertimento, un passatempo. Prima soprattutto sul tennis per un anno, poi da gennaio 2022 quando sono arrivato a Torino ero in una condizione di stress per i debiti accumulati e da settembre dello stesso anno ho iniziato anche col calcio e con somme ingenti per cercare di recuperare”.
Altro passaggio fondamentale è quello sulla Juventus. Fagioli ha confermato di non aver mai scommesso sui bianconeri, o sulla Cremonese, club dove giocò nel campionato di Serie B nella stagione 2021/22. “Nel periodo successivo al settembre 2022 giocavo in modo compulsivo di fronte alla TV su qualsiasi evento sportivo che stavo vedendo, calcio compreso. Serie B e Lega Pro comprese. Scommettevo con una tale frequenza e anche su più eventi contemporaneamente che non sono in grado di ricordare. Non ho mai parlato delle mie scommesse con dirigenti e/o calciatori e/o tesserati della Juventus perché non mi fidavo di nessuno”.
Nelle dichiarazioni rilasciate, però, spuntano fuori i nomi di Gatti e Dragusin, i quali prestarono dei soldi a Nicolò Fagioli (senza sapere nulla) per far fronte al mega debito del compagno. “Sì, ho chiesto dei prestiti per pagare i debiti di gioco. Perciò decisi di chiedere dei soldi ad alcuni amici e ad un compagno, al quale chiesi 40mila euro dicendogli che mi servivano per comprare un orologio e che mia madre mi aveva bloccato i conti. Gatti mi prestò i soldi che non ho ancora restituito e che tuttora mi chiede indietro. Altro prestito mi fu fatto da Dragusin, attualmente tesserato per il Genoa e da alcuni amici di Piacenza. Sempre di 40mila euro, anche questo accreditato tramite bonifico alla gioielleria dove compravo gli orologi di lusso da consegnare ai gestori delle piattaforme”.
Debito che, come detto in apertura, sfiora i 3 milioni di euro. “Intendo precisare che è mia intenzione saldare tutti i prestiti ricevuti dai miei amici e compagni i quali erano all’oscuro delle ragioni reali per le quali ho chiesto il denaro. I miei debiti in totale sfiorano i 3 milioni di euro, in gran parte con piattaforme illegali: betar.bet, specialbet.bet, bullbet23.com, con le quali non è mia intenzione saldare alcunché sia perché ho già consegnato tanti soldi, sia perché si tratta di scommesse nulle in quanto violano la legge italiana”.