TORINO – Una scena clamorosamente tragica e, a tratti, paradossale. Mentre Mirafiori e Pozzomaina lottano sul campo, sugli spalti va in atto una delle peggiori scene viste nel calcio dilettantistico. Lo si legge sul comunicato ufficiale del Comitato Piemonte Valle d’Aosta, che ha dato notizia della decisione presa dal giudice sportivo nei confronti del Pozzomaina.

Facciamo chiarezza. I rossoblù hanno ricevuto una multa di 600 euro “per il comportamento gravemente violento ed offensivo dei propri tifosi che, per tutta la durata della partita, protestavano e rivolgevano insulti all’arbitro”. Fin qui tutto (tristemente) normale. Poi, l’aggiunta. In occasione dell’espulsione di. Contorno, gli stessi tifosi del Pozzomaina “hanno dato vita ad un parapiglia sugli spalti, costringendo l’arbitro ad interrompere il gioco per circa un minuto al fine di riportare la calma”. In occasione dell’interruzione, l’Organo Tecnico Arbitrale, Riccardo Annaloro, presente in tribuna, “è stato colpito con un pugno al volto in quanto scambiato per un tifoso avversario”.

Dalla sua dichiarazione ufficiale, inviata come supplemento al referto, si apprende che dopo essere stato colpito, Annaloro è stato anche “spintonato, minacciato ed insultato. Considerata la situazione di pericolo ed il dolore per il pugno ricevuto, il dirigente arbitrale ha chiamato i carabinieri, che giunti all’impianto sportivo hanno raccolto le sue generalità e le sue dichiarazioni”. Inoltre,  “mentre Annaloro lasciava l’impianto sportivo, due tesserati del Pozzomaina, non identificati, gli hanno rivolto frasi irrispettose ed intimidatorie”.

Il comunicato prosegue. “Nessun dirigente della società si è attivato per porre fine a tali condotte, né per sincerarsi delle condizioni di Annaloro, che ha ricevuto unicamente le scuse di una persona qualificatasi come presidente del Pozzomaina. Si evidenzia, con dispiacere, che è già la seconda volta in un mese che tifosi e tesserati del Pozzomaina si distinguono, in negativo, per condotte di gratuita violenza fisica e verbale e si rammenta nuovamente alla Società la sua oggettiva responsabilità per le condotte ingiuriose e violente dei propri
tesserati e sostenitori, agite in occasione delle partite”.