TORINO – Dopo le polemiche e le denunce da parte delle associazioni femministe, la gara di schiaffi al femminile, che da regolamento prevede che due donne si schiaffeggino sul sedere anziché sul volto (come accade in quella maschile), è stata annullata. Da parte dell’organizzazione sono arrivate anche le scuse e la precisazione che la Città di Torino non era al corrente della scelta di aggiungere all’interno del programma questa attività.
“Sono molto dispiaciuto che sia passato un messaggio completamente sbagliato di quello che vuole essere il MO Fighting Show. Lo Slap Tournament aveva l’intento di essere una dimostrazione di carattere unicamente sportivo, in cui è il gesto sportivo, tecnico e il valore dell’atleta ad essere protagonista”, ha detto Mihai Oana in una nota stampa il promotore e organizzatore dell’Mo Fighting Show.
La denuncia da parte di istituzioni e associazioni femministe alla fine ha avuto la meglio. Il messaggio sessista, in grado di evocare violenza sulle donne, lanciato da questo “sport”, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, tanto da annullare la gara. “Mi scuso personalmente con tutte le donne e le persone che si sono sentite offese, ma lo voglio dire a gran voce: noi siamo e saremo sempre contro la violenza di genere e contro ogni discriminazione – ha proseguito Oana, che dalla sua ha avuto la capacità di fare un passo indietro – A testimonianza del mio impegno contro la discriminazione e la violenza sulle donne e per non essere promotrice di valori che non mi rappresentano, abbiamo deciso di annullare la dimostrazione dello Slap femminile. Mi scuso a nome di tutta l’organizzazione con la Città e le Istituzioni coinvolte. La Città di Torino non era al corrente della scelta di aggiungere all’interno del programma della manifestazione di kickboxing questa attività”.
“Mi preme sottolineare che stiamo lavorando già da settimane su progetti dedicati allo sport, alla difesa personale delle donne e all’integrazione, non ultimo un’Academy che possa avere proprio l’intento di promuovere lo sport da combattimento al femminile e la difesa personale. Questi messaggi, così come quello contro la violenza sulle donne, sono tutte tematiche che avranno ampio spazio all’interno della manifestazione serale, ma sono tematiche che mi accompagnano in maniera altrettanto importante nella mia vita professionale e personale”, ha concluso Oana.
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