TORINO – Atalanta? No, grazie. Alessandro Buongiorno, capitano del Torino, ringrazia e dice di no all’offerta dei bergamaschi, dopo giorni ricchi di pensieri e tormenti. Con il rifiuto ai neroazzurri, arrivato nella notte del 31 agosto, il difensore nato a Torino si è autoproclamato come ultima bandiera del calcio italiano: il ragazzo del Filadelfia ha deciso di sposare ancora una volta i colori granata, facendo impazzire letteralmente il suo popolo.
Lui, che dopo essere cresciuto nel vivaio granata è diventato capitano e punto di riferimento dei tanti giovani tifosi, ha infatti scelto di rimanere a casa sua, con la sua gente. In un calciomercato pazzo, dove abbiamo assistito a clamorosi colpi di coda per “pochi” spiccioli, Buongiorno è rimasto coerente con sé stesso, rifiutando un’offerta economica importante (1,4 milioni annui contro i 900mila attuali), una piazza in ascesa come quella di Bergamo e la possibilità di giocare in Europa. Del resto, al Torino lui deve gran parte della sua carriera, come l’azzurro della nazionale.
Una decisione, questa, che avrà fatto piacere sicuramente a tutte le bandiere del Torino, a partire da Ciccio Graziani, che in settimana aveva consigliato al difensore di rimanere ancora in granata. Adesso, però, c’è da pensare al presente e futuro, che vuol dire Genoa (domenica 2 all’Olimpico, ore 18.30). Con Schuurs forma una delle migliori coppie difensive della Serie A. L’imminente arrivo di Zapata (venerdì le visite mediche) aumenterebbe ancor di più il livello della rosa di Juric, che, nonostante l’avvio zoppo in campionato, può tranquillamente ambire ad un posto in Europa. Un traguardo che Alessandro, il ragazzo del Fila diventato bandiera, ora sì, meriterebbe più che mai.