mercoledì, Dicembre 31 2025

Piemonte Sport nel 2025: un anno difficile, ma necessario

di Andrea Musacchio
31 Dicembre 2025 3 min lettura

Il 2025 non è stato un anno semplice per Piemonte Sport. È stato un anno diverso, di passaggio, in cui alcune certezze sono venute meno e altre hanno iniziato a prendere forma. Un anno che non ha portato solo numeri da festeggiare, ma che ha avuto il merito di mettere il progetto davanti a una domanda fondamentale: che tipo di giornale vogliamo essere davvero?

Dopo un 2024 molto positivo, in cui il sito aveva raggiunto il suo massimo storico di letture, l’inizio del 2025 ha segnato una brusca frenata. Un problema tecnico ha reso improvvisamente indisponibile uno dei principali canali di diffusione dei nostri contenuti, riducendo in modo netto la visibilità degli articoli. Non è stato un calo graduale, né legato alla qualità del lavoro svolto: è stata una rottura improvvisa, che ha avuto un impatto immediato sui numeri.

Per un giornale sportivo locale come il nostro, che racconta campionati dilettantistici, squadre di territorio e storie che difficilmente finiscono sotto i riflettori nazionali, la distribuzione è sempre stata una componente essenziale. Quando quella spinta è venuta meno, ci siamo trovati a fare i conti con una realtà più nuda, meno rumorosa, ma anche più autentica.

Ed è qui che è iniziato un secondo tempo inatteso.

Nel corso del 2025, Piemonte Sport ha continuato a lavorare con la stessa idea di sempre: essere presente, raccontare il calcio e lo sport del territorio, seguire le partite, le classifiche, i momenti belli e quelli più complicati. Senza scorciatoie. Senza inseguire a tutti i costi i numeri. Con la consapevolezza che, in certi momenti, resistere è già un risultato.

Poco alla volta, qualcosa è cambiato. Sempre più lettori hanno continuato a trovarci direttamente, attraverso le ricerche su Google, tornando sul sito per informarsi, per controllare un risultato, per capire cosa stava succedendo alla propria squadra. Non è stata una crescita spettacolare, ma è stata una crescita vera. Silenziosa. Costante.

Il 2025 ha dimostrato che Piemonte Sport non vive solo di condivisioni, ma di fiducia. Di lettori che ci cercano perché sanno cosa trovano: cronaca, attenzione al territorio, passione per lo sport che si gioca ogni domenica sui campi vicino casa.

Questo non significa che tutto sia risolto, né che il percorso sia semplice. Anzi. Raccontare lo sport locale oggi è una sfida complessa, soprattutto quando il progetto è portato avanti con risorse limitate e tanto lavoro quotidiano. Ma proprio per questo il 2025 è stato un anno importante: ha tolto il superfluo e ha lasciato l’essenziale.

Guardando avanti, Piemonte Sport non riparte da zero. Riparte da ciò che ha dimostrato di essere: un progetto che sa attraversare le difficoltà, che non si spegne quando il rumore diminuisce, che continua a raccontare lo sport del territorio perché crede nel suo valore.

Se oggi siamo ancora qui, è anche grazie a chi legge, segue, torna, critica, sostiene. Il 2025 non sarà ricordato come l’anno dei record, ma come l’anno in cui Piemonte Sport ha capito di poter camminare con le proprie gambe.

E da qui, si può ripartire davvero.


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