Serie D, la Top 11 del Girone A: Vado dominante, Pastorino guida la rivelazione Ligorna

Il Girone A di Serie D ha chiuso il girone d’andata lasciando indicazioni chiare, conferme attese e qualche sorpresa capace di cambiare le gerarchie. La Top 11 della prima metà di stagione racconta proprio questo: il dominio del Vado, la crescita del Ligorna rivelazione, la solidità del Chisola, il talento puro di Saluzzo e la favola di una Biellese neopromossa che ha saputo stupire.
In panchina non poteva che esserci Matteo Pastorino, allenatore del Ligorna e autentico simbolo di questo girone d’andata. Secondo posto in classifica, gioco riconoscibile e continuità di rendimento: i genovesi hanno messo insieme risultati e identità, diventando una delle squadre più difficili da affrontare e una sorpresa solo per chi, alla vigilia, non ne aveva colto il potenziale.
Il blocco più rappresentato nella Top 11 è inevitabilmente quello del Vado, capolista solido e costante, capace di imporre il proprio ritmo settimana dopo settimana. La presenza massiccia di giocatori rossoblù certifica un dominio costruito su equilibrio, qualità ed esperienza, con individualità che hanno fatto la differenza nei momenti chiave del campionato.
Tra i protagonisti assoluti del girone spicca senza discussioni Luz Dos Santos del Saluzzo, uno di quei giocatori che, categoria alla mano, sembrano fuori scala. Tecnica cristallina, personalità e capacità di incidere in ogni zona del campo: non è solo l’MVP della Top 11, ma uno dei calciatori più forti dell’intera Serie D. Attorno a lui il Saluzzo ha costruito un girone d’andata di altissimo livello, andando ben oltre le aspettative iniziali.
A sorprendere è anche la presenza di Naamad, attaccante della Biellese, entrato di diritto tra i bomber del torneo senza il supporto dei calci di rigore. Numeri pesanti, gol veri e una capacità di incidere che raccontano molto del percorso dei bianconeri: neopromossi solo sulla carta, solidi e ambiziosi nei fatti. La Biellese ha trovato in lui un riferimento offensivo decisivo per rendere credibile un progetto già ben strutturato.
Nella Top 11 non poteva mancare Fabio Benedetto, capitano del Chisola e autentico pilastro della categoria. Sempre presente, leader silenzioso ma costante, è stato uno dei volti simbolo dell’ottima stagione dei biancoblù, terzi in classifica e pienamente in corsa ai vertici. La sua continuità di rendimento racconta meglio di qualsiasi statistica l’importanza del suo ruolo.
Questa Top 11 non è solo una fotografia dei migliori singoli, ma il riflesso fedele di un girone d’andata intenso, competitivo e mai banale. Ora il campo è pronto a riscrivere la storia: il ritorno promette equilibrio, sfide aperte e nuove conferme, con questi protagonisti chiamati a dimostrare che nulla, fin qui, è stato casuale.
