lunedì, Dicembre 29 2025

Diop-endenza

di Andrea Musacchio
29 Dicembre 2025 2 min lettura
Foto Paolo Baratto

ALESSANDRIA. C’è un nome che racconta meglio di chiunque altro il girone d’andata dell’Alessandria: Modou Diop. Sedici gol in quindici presenze, una media realizzativa che non ha eguali nemmeno guardando oltre i confini del girone A di Eccellenza. Numeri pesanti, da leader offensivo vero, che hanno inciso giornata dopo giornata e che spiegano perché i grigi abbiano chiuso la prima metà di stagione con la sensazione di avere sempre un’arma in più rispetto agli avversari.

Diop non è stato soltanto il terminale finale di una squadra solida e organizzata. È stato il riferimento costante, il giocatore capace di sbloccare partite chiuse, di colpire quando serviva, di trascinare anche nei momenti meno brillanti. Sedici reti complessive, sette decisive, oltre milleduecento minuti in campo: un rendimento che fotografa continuità, presenza e incisività. Non un bomber occasionale, ma il perno attorno a cui l’Alessandria ha costruito la propria identità offensiva.

Ora il calendario mette subito sul tavolo una sfida che vale molto più di una semplice partita. Il primo impegno ufficiale del 2026 coinciderà con l’andata della semifinale di Coppa Italia di Eccellenza contro il Borgosesia, un confronto che sa di big match assoluto tra le due capoliste dei rispettivi gironi. Una partita che pesa, che misura ambizioni e spessore, e che inevitabilmente passa anche dai piedi – e dai gol – di Diop.

In gare così, il confine tra equilibrio e strappo è sottile. Ecco perché l’Alessandria si affida al suo uomo simbolo, al giocatore che più di tutti ha dimostrato di saper trasformare una chance in un segnale forte al campionato. Diop è chiamato a rispondere ancora, a confermarsi uomo dei gol pesanti, per alimentare un sogno che non è soltanto sportivo ma identitario. Perché quando segna lui, non esulta solo una squadra: esulta un popolo intero, quello dei grigi.


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