venerdì, Dicembre 26 2025

Asti, panchine girevoli: sei esoneri in quattro stagioni

di Andrea Musacchio
26 Dicembre 2025 2 min lettura
L'ANALISI

Asti, panchine girevoli: sei esoneri in quattro stagioni

di Andrea Musacchio

In foto Camillo Cascino / Foto Asti

ASTI. All’Asti il tema della stabilità in panchina resta una questione aperta. Da quando i galletti sono tornati in Serie D, il copione si è ripetuto puntualmente: ogni stagione ha visto almeno un cambio alla guida tecnica. Un dato che pesa e che racconta meglio di qualsiasi analisi il momento storico del club: sei esoneri in quattro stagioni.

Tutto comincia nel febbraio 2022, pochi mesi dopo il ritorno tra i dilettanti. In panchina c’era Davide Montanarelli, l’uomo della storica promozione, esonerato nonostante un legame profondo con l’ambiente. Al suo posto arriva Riccardo Boschetto, che riesce a salvare l’Asti e, nella stagione successiva, a portarlo stabilmente in zona playoff. Un percorso importante, interrotto però ancora una volta a febbraio, il 27 per la precisione.

In mezzo c’è anche l’interregno di Christian Cisiano, chiamato dalla guida delle giovanili per traghettare la squadra in un momento delicato. Una soluzione tampone, in attesa dell’ennesimo nuovo inizio.

L’estate successiva segna l’arrivo di Marco Sesia, che resta alla guida dei biancorossi per una stagione e mezza. Anche in questo caso il progetto non arriva a compimento: nel finale della stagione 2024/2025 subentra Sandro Siciliano, chiamato a chiudere l’annata.

L’ultimo capitolo è il più recente. La stagione in corso era partita con un’idea diversa, più strutturata: un progetto triennale affidato a Camillo Cascino. Le difficoltà in campionato, però, hanno portato all’ennesima svolta anticipata, con la separazione consensuale e l’arrivo di Francesco Buglio, chiamato ora a dare una scossa immediata all’ambiente.

Il bilancio è impietoso: sei esoneri in quattro stagioni, con un’alternanza continua che rende difficile costruire continuità tecnica e identità di squadra. Ogni nuovo allenatore porta idee, metodi e linguaggi diversi, ma il tempo per vederli sedimentare è sempre poco.

La sensazione è che l’Asti sia intrappolato in una spirale dove l’urgenza del risultato immediato prevale sulla programmazione. Buglio rappresenta l’ennesima scommessa, forse la più esperta, per provare a invertire la tendenza. Resta però una domanda di fondo, che va oltre i nomi: quando i galletti riusciranno davvero a fermare le panchine girevoli?


Piemonte Sport