mercoledì, Dicembre 17 2025

Freda’s Game

di Andrea Musacchio
17 Dicembre 2025 4 min lettura
Alessandro Freda, direttore sportivo del Chisola

VINOVO. Ventotto anni, primo incarico da direttore sportivo in prima squadra e un Chisola stabilmente ai piani alti della Serie D. Alessandro Freda è uno dei volti di una stagione costruita senza proclami e diventata, settimana dopo settimana, una storia di continuità e ambizione.

Direttore, partiamo da un dato oggettivo: terzo posto in classifica con una rosa profondamente rinnovata. Ve lo aspettavate?
“Assolutamente no. Ai nastri di partenza nessuno, nemmeno all’interno della società, immaginava una stagione di questo tipo. Abbiamo cambiato tanto, abbassato molto l’età media, ridotto il budget. L’idea iniziale era fare un campionato tranquillo, costruire l’ossatura del Chisola dei prossimi anni, inserendo giovani e lavorando in armonia. Poi, con l’inizio di campionato, sono cambiate anche un po’ le ambizioni. Oggi il bilancio è molto, molto positivo”.

Vi sentite ancora in corsa per le prime posizioni, nonostante qualche punto perso nelle ultime settimane?
“Noi non ci arrendiamo. Finché la matematica non ci dice che questo campionato non è per noi, non molliamo. Continuiamo a lavorare, a macinare risultati, con fame e voglia di vincere. Poi ad aprile e maggio vedremo dove saremo arrivati”.

Ha la sensazione che qualche punto manchi all’appello?
“Sì, secondo me sì. Quattro o cinque punti in più li avremmo meritati. Penso alla partita di Varese, al rigore sbagliato al 96’ con il Gozzano, alla gara con l’Imperia, al Vado dove almeno un punto lo meritavamo. Solo con il Ligorna non c’è stata partita. Per il resto, sono state tutte gare in cui non meritavamo di perdere. Fa parte dell’economia di un campionato: speriamo di recuperarli nel girone di ritorno, magari anche giocando meno bene ma portando a casa il risultato”.

La sconfitta con il Ligorna ha fatto rumore. Come l’avete letta internamente?
“L’abbiamo definita subito una domenica negativa. Non salvo nessuno di quella partita. Quando perdi tutti i duelli, sbagli tanti palloni e non reagisci, significa che c’è stato un calo generale. Può capitare con una squadra giovane, soprattutto dopo una sconfitta pesante come quella di Vado. Il Ligorna, poi, in casa è fortissimo. Le prestazioni successive con Gozzano e Lavagnese ci hanno confermato che è stato solo un incidente di percorso”.

A proposito di Lavagnese: una vittoria da squadra matura.
“Sì, abbiamo giocato da grande squadra. Gol nel primo tempo, dominio del gioco, poi gestione nella ripresa senza concedere tiri. Contro una squadra che in casa aveva perso solo una volta. È stata una risposta importante”.

Mercato: Vado e Ligorna si sono mossi davanti. Il Chisola interverrà?
“Stiamo lavorando e valutando opportunità, ma senza snaturare il progetto. Se entra qualcuno, deve rispecchiare il nostro DNA: giovani, ambiziosi, con fame e voglia di dimostrare. Non vogliamo snaturare né il progetto né l’identità costruita”.

Eventuali innesti comporteranno uscite?
“No. Chi è uscito lo ha fatto per trovare più spazio altrove. Possiamo inserire profili senza altre uscite. Siamo vigili, qualcosa vogliamo fare”.

A livello personale, che stagione è per lei?
“Molto importante. A 28 anni, dopo tanti anni nel settore giovanile, questa opportunità mi stimola tantissimo. Ho una società che crede nelle mie idee e questo fa la differenza. È stimolante confrontarsi con piazze importanti e portare avanti un progetto condiviso”.

Un passaggio su mister Ascoli.
“Nicola è un profilo che, secondo me, in Serie D sta anche stretto. È un allenatore disponibile, presente, che lavora in sintonia con la società. Non impone, ma costruisce insieme. Gli uomini lo seguono e questo è fondamentale”.

Quanto conta l’unità d’intenti?
“È il segreto di tutto. Società, direttore sportivo e allenatore vanno nella stessa direzione. Il progetto è nato tra marzo e aprile, con largo anticipo. Anche il gruppo squadra è molto unito, senza prime donne. Quando crei questo, le cose funzionano”.

Ultima domanda: che voto dà al girone d’andata?
“Un bel 8,5. E mi tengo basso, perché spero che il ritorno sia da 9. Nessuno ci dava a questi livelli a inizio stagione. Abbiamo fatto 31 punti in 16 partite, sono tanta roba. Non vogliamo fermarci”.


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