
CASALE MONFERRATO. Domani sarà il giorno della finale, l’ultimo atto della Coppa Italia di Eccellenza femminile che metterà una di fronte all’altra Torino Women e ACF Alessandria. Una sfida che va oltre il semplice confronto per un trofeo e che racconta, numeri alla mano, lo stato di salute del calcio femminile piemontese.
Di fronte ci saranno la prima e la seconda forza del campionato di Eccellenza, separate da appena tre punti in classifica: Torino Women in vetta con 18 punti, Alessandria subito dietro a quota 15. Un equilibrio che rende la finale ancora più affascinante, anche alla luce dei precedenti stagionali, già due, tra campionato e Coppa.
Nel campionato, l’unico incrocio risale al 21 settembre, quando furono le grigie ad imporsi per 2-1, dimostrando di poter competere alla pari con le granata. In Coppa Italia, invece, il confronto ha premiato il Torino Women, vittorioso 1-0 nella prima giornata del Girone B, un raggruppamento che comprendeva anche Gravellona SP oltre alle due finaliste di domani.
Dalla sfida di campionato, però, è passato molto tempo. Le squadre sono cresciute, hanno trovato nuove certezze e identità, e domani si ritroveranno in un contesto completamente diverso. In palio non ci sono punti, ma un trofeo, e questo cambia inevitabilmente il peso di ogni scelta, di ogni dettaglio, di ogni episodio.
La finale rappresenta un traguardo importante soprattutto per il Torino Women, che arriva all’appuntamento con entusiasmo e consapevolezza. Dal club granata traspare grande soddisfazione per il percorso compiuto: raggiungere l’atto conclusivo della Coppa è il frutto di un lavoro che punta su qualità, gioco e continuità. La convinzione è che lo spettacolo non mancherà, perché in campo scenderanno due squadre che incarnano al meglio l’Eccellenza del movimento regionale.
Quella di domani non sarà però l’ultima volta che Torino Women e ACF Alessandria si incroceranno. Il calendario ha già segnato un’altra data cerchiata in rosso: il 18 gennaio, quando le due formazioni si ritroveranno in campionato per quella che, di fatto, sarà una “bella”. Prima, però, c’è una coppa da assegnare e una finale da vivere fino all’ultimo minuto.
Domenica 14 dicembre si preannuncia così come una giornata speciale, un appuntamento aperto a tifosi e sportivi, granata e non. In campo due squadre al vertice, fuori dal campo un movimento che continua a crescere. E al termine dei novanta minuti, una sola potrà alzare il trofeo.
