
CHIERI. Il Chieri cambia passo anche nell’area sportiva e affida a Fabio Paschetta un ruolo chiave nella nuova struttura dirigenziale. Dopo due anni alla Luese, dove ha guidato con passione e competenza la direzione sportiva, Paschetta approda in biancazzurro per affiancare Luciano Ferramosca nella ricostruzione tecnica del club.
Una scelta forte, arrivata in un momento delicato della stagione, che testimonia la volontà del patron Claudio Bello e del direttore generale Francesco Marinaccio di rilanciare il progetto sportivo del Chieri. E le prime parole di Paschetta raccontano perfettamente ambizione, motivazioni e senso di responsabilità.
“Quando ho ricevuto la telefonata dal patron Claudio Bello non ho potuto esimermi dall’accettare”, esordisce. “Ho sempre apprezzato questa piazza e, analizzando il progetto, posso dire che il presidente e il direttore generale Marinaccio hanno costruito una rosa di livello, con un parco giocatori da primissimi posti.”
Il nuovo dirigente biancazzurro non nasconde la consapevolezza del momento difficile, né le potenzialità del gruppo: “Sicuramente ci sarà da lavorare per riportare la squadra nelle giuste posizioni, ma questo organico ha tutto per fare bene. Basterà inquadrare e registrare poche cose: mister Berta, con la sua grande conoscenza della categoria, saprà farlo, così come aveva già lavorato bene mister Vagli, che rimarrà vicino alla prima squadra in collaborazione con la Juniores.”
Una dichiarazione che unisce rispetto per il passato recente, fiducia nella nuova guida tecnica e desiderio di dare un contributo immediato e concreto.
Paschetta tiene anche a lasciare un pensiero alla Luese, società da cui si separa dopo due stagioni intense e umanamente forti: “Ringrazio la Luese per avermi regalato due anni di grande passione calcistica. Il presidente Palmiere mi ha dato l’opportunità di guidare la direzione sportiva, un’esperienza che porterò sempre con me.”
Ora, però, lo sguardo è rivolto solo al presente: “Adesso sotto con il lavoro, con umiltà e dedizione ai colori biancoazzurri.”
Il Chieri cambia pelle. E lo fa puntando su un dirigente esperto, motivato e perfettamente consapevole della sfida: riportare una delle piazze più importanti del calcio piemontese dove merita davvero di stare.
