(Adnkronos) – Imponente operazione antimafia ed antidroga della Polizia a Palermo. Cinquanta le persone arrestate, ritenute a vario titolo responsabili dei reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione, intestazione fittizia di beni, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e spaccio delle medesime. Oltre 350 i poliziotti impegnati fino all’alba nell’operazione.
Le due indagini hanno consentito “di disarticolare diverse organizzazioni criminali che hanno iniettato nel territorio siciliano rilevanti quantitativi di droga, portando all’esecuzione, nel complesso, venticinque misure cautelari. Nel corso delle investigazioni, inoltre, sono stati messi a segno sequestri per un totale di circa due quintali e mezzo di hashish e quattro chilogrammi di cocaina, con conseguente arresto in flagranza di dodici persone”.
L’attività d’indagine “ha consentito di individuare una cellula criminale palermitana che ha strutturato un vasto traffico di cocaina, hashish e marijuana sia nel circondario del Capoluogo siciliano che nella limitrofa provincia di Trapani”. “Gli approfondimenti investigativi, infatti, hanno permesso di acclarare l’esistenza di un consolidato canale di fornitura di droga attivato nel mazarese. Gli indagati, peraltro, sono risultati appartenere ad ambienti criminali di rilevantissima caratura, taluni anche palesemente collegati a consorterie mafiose- spiegano gli inquirenti – Tra i soggetti coinvolti nei traffici illeciti, difatti, ve ne sono alcuni che, anche di recente, sono stati attinti da altri provvedimenti giudiziari in quanto ritenuti responsabili del reato di associazione per delinquere di tipo mafioso; circostanza che, quindi, conferma il ruolo di supervisione/cointeressenza svolto dalle famiglie mafiose sull’approvvigionamento e sullo smercio della sostanza stupefacente nel territorio della Provincia ed oltre”.
Il maxi blitz “dimostra che Cosa nostra è tutt’altro che sconfitta”, ha affermato il procuratore capo di Palermo Maurizio de Lucia nel corso della conferenza stampa.
“Oltre all’emersione di volti nuovi, in ascesa tra le fila dell’organizzazione criminale, sono ricomparse figure di riferimento alla guida delle famiglie, che vantano un curriculum di tutto rispetto all’interno di Cosa nostra, tra i quali spicca un anziano boss, in grado di orientare alcune scelte importanti per il mandamento, ciò in ragione della sua lunga militanza nell’associazione”, emerge dall’indagine coordinata dal procuratore Maurizio de Lucia e dall’aggiunto Vito Di Giorgio.
“Desidero esprimere il mio più profondo apprezzamento per la vasta e articolata operazione condotta nella notte dalle forze dell’ordine in città, un intervento che ha colpito duramente le articolazioni della criminalità organizzata del mandamento della Noce e importanti traffici di sostanze stupefacenti attivi in diversi quartieri di Palermo. Il mio ringraziamento va al questore di Palermo, alla Squadra Mobile, al Servizio centrale operativo e agli uomini e alle donne del commissariato di Brancaccio, che con professionalità e dedizione hanno portato avanti un lavoro investigativo complesso e di grande valore per la sicurezza dei nostri concittadini. Un ringraziamento particolare va alla Dda, guidata dal procuratore Maurizio de Lucia, che ha coordinato con rigore e competenza un’indagine capace di far emergere nuovi assetti criminali e di contrastare con fermezza fenomeni gravissimi come le estorsioni e il traffico di stupefacenti”. Così il sindaco di Palermo Roberto Lagalla aggiungendo: “Questa operazione dimostra ancora una volta quanto sia fondamentale il costante impegno delle istituzioni nella lotta alla mafia e a tutte le forme di illegalità che tentano di condizionare la vita economica e sociale della nostra città. Palermo è riconoscente a chi, ogni giorno, lavora per garantire legalità, sicurezza e libertà ai suoi cittadini”.
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