
ASTI. L’Asti rialza la testa nel momento più complicato del suo campionato. Dopo quasi un mese senza punti, i galletti trovano al “Censin Bosia” una prestazione di carattere e fermano il Sestri Levante (0-0), una delle squadre più attrezzate del girone. Un pareggio che vale molto più di un semplice punto: è un segnale di vitalità, di orgoglio e di ritrovata compattezza.
La squadra biancorossa, condizionata nelle ultime settimane da assenze pesanti e risultati negativi, ha saputo cambiare passo proprio nella giornata in cui serviva una prova di maturità. A confermarlo sono le parole del presidente Bruno Scavino, che ha voluto sottolineare la qualità della partita e, soprattutto, lo spirito del gruppo: “I ragazzi hanno saputo interpretare la partita; abbiamo avuto anche varie occasioni. Sicuramente l’avversario era di prestigio e noi abbiamo dimostrato di essere in grado di tenergli testa. Il mister ha gestito la partita con attenzione e capacità e, nonostante le assenze importanti, ha saputo valorizzare i nostri Juniores, facendo esordire l’ennesimo 2008. Un Asti giovane e di prospettiva. Grazie mister!”
Un messaggio chiaro, che restituisce la fotografia di un progetto costruito sui giovani, sulle idee e sulla crescita, più che sull’immediatezza dei risultati.
Sulla stessa linea le dichiarazioni dell’allenatore Camillo Cascino, soddisfatto non solo del risultato, ma soprattutto dell’atteggiamento della squadra: “L’approccio mentale è stato ottimo. È stato quello che ho chiesto alla squadra: ringrazio i tifosi per esserci sempre stati vicini. Siamo pronti a lottare fino alla fine per raggiungere i nostri obiettivi.”
Una prestazione solida, coraggiosa, costruita con attenzione difensiva e freschezza nei momenti chiave. L’ingresso dei giovani ha dato energie nuove, mentre i senatori hanno guidato il gruppo nei frangenti più delicati del match.
Il punto conquistato non cambia ancora la classifica, ma cambia — forse definitivamente — il vento emotivo attorno alla squadra. L’Asti esce da questa partita con una certezza in più: la capacità di soffrire, reagire e restare unito. La scossa è arrivata, adesso serve continuità.
