Andrea Musacchio FORLÌ. Il Bra esce dal campo del Forlì con un 1-1 che pesa più del semplice punto raccolto. In un pomeriggio complicato e contro una squadra lanciata nella parte sinistra della classifica, i giallorossi hanno dimostrato ancora una volta di essere vivi, organizzati e mentalmente presenti, confermando il momento positivo inaugurato nelle settimane precedenti.
Il Forlì, rimasto in superiorità numerica già al 19’ per l’espulsione di Lia, aveva l’obbligo di spingere sull’acceleratore, ma il Bra ha interpretato la gara con intelligenza, restando compatto e colpendo nel momento giusto. Il vantaggio piemontese è arrivato al 75’, quando una sfortunata deviazione di Lorenzo Saporetti ha portato avanti la squadra di Nisticò.
I romagnoli hanno trovato il pareggio all’84’ con Elia Petrelli, bravo a capitalizzare una delle poche vere occasioni create nella ripresa. Ma il Bra ha avuto anche il coraggio di soffrire fino all’ultimo, resistendo all’assalto finale del Forlì. Proprio nei minuti di recupero è arrivato l’episodio più clamoroso della gara: Saporetti, a un passo dalla porta e con il pallone solo da spingere dentro, ha centrato il palo a porta vuota, graziando i giallorossi e consegnando loro un punto preziosissimo.
Per il Bra, reduce dal ribaltone in classifica dovuto all’esclusione del Rimini, questo risultato arriva nel momento più delicato. Eppure, nonostante le difficoltà e una trasferta complessa, la squadra ha dato continuità alla crescita vista nelle ultime giornate. C’è solidità, c’è compattezza e c’è una mentalità che sta iniziando a diventare identitaria.
Il pari di Forlì non è solo un risultato positivo: è un altro messaggio alla Serie C. Il Bra c’è, lotta, si adatta e non si arrende. E se continuerà a giocare con questa maturità, la classifica potrà tornare a sorridere anche dopo gli scossoni dell’ultima settimana.