Estetica, pragmatismo e una corsa a tre

Il calcio, a ogni livello, continua a oscillare tra due poli che sembrano destinati a scontrarsi in eterno: chi vuole vincere giocando bene e chi vuole vincere con ogni mezzo. Una dialettica antica, che ha attraversato le epoche e segnato rivalità epocali. Dal Barcellona di Guardiola contro il Real Madrid di Mourinho, archetipi moderni delle due scuole di pensiero, fino alla Serie A con la Juventus di Allegri e il Napoli di Sarri, dove la discussione si è definitivamente cristallizzata: estetica contro pragmatismo.

Domenica, a Vinovo, questa contrapposizione è tornata in scena, declinata nel contesto della Serie D, ma con pari intensità.

Da una parte c’era il Chisola, squadra giovane, onnipresente, ambiziosa, capace di un calcio propositivo e allo stesso tempo sorretta da numeri difensivi d’élite: è infatti la miglior retroguardia del girone. Dall’altra il Vado, formazione esperta, solida, che a Vinovo ha offerto una prestazione di pura concretezza, scegliendo consapevolmente un blocco basso e rinunciando al palleggio pur di chiudere ogni spazio agli attaccanti biancoblù.

Una scelta che ha pagato. Il Vado ha colpito al primo vero tiro in porta, difendendo poi il vantaggio con un’organizzazione difensiva impeccabile. Il risultato è stato un Chisola costretto a comandare il gioco senza trovare varchi, un dominio sterile per quantità ma non per qualità dell’idea.

Non a caso, a fine partita, Nicola Ascoli non ha nascosto un certo rammarico: “Contro la capolista mi sarei aspettato una partita più aperta, ma evidentemente il loro piano gara in questo momento funziona”, ha ammesso il tecnico vinovese, consapevole però che la sua squadra ha dimostrato ancora una volta identità e coraggio.

Ma il calcio non si ferma, e all’orizzonte c’è già una nuova prova della verità. Domenica il Chisola affronterà il Ligorna, una delle rivelazioni di questa stagione, giovane e brillante nel gioco quanto i vinovesi. Una squadra che, per inciso, il Vado è riuscita a batterlo.

E allora il quadro si completa: due filosofie, tre protagoniste, un primato ancora tutto da decidere. Il duello tra bel gioco e concretezza continua. E il campo, come sempre, avrà l’ultima parola.


Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.

Altro dall'autore

Sciopero dei giornalisti oggi 28 novembre

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *