25 novembre, Chisola in campo con un segno rosso: il club abbraccia la lotta contro la violenza di genere

VINOVO. Un segno rosso sul volto, semplice ma potentissimo. Così il Chisola ha scelto di scendere in campo in occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne, trasformando una partita di calcio in un messaggio collettivo di responsabilità e consapevolezza.
La società biancoblù ha voluto ribadire che il calcio non è soltanto tecnica, risultati e agonismo, ma anche un luogo dove si formano persone prima ancora che atleti. Ed è proprio per questo che il Chisola ha deciso di utilizzare la propria visibilità per sensibilizzare su un tema che riguarda tutta la società, senza distinzioni: la violenza di genere.
“Il calcio è aggregazione, educazione e crescita” spiegano dal club. E proprio la vicinanza quotidiana ai più giovani rende ancora più forte e necessario il messaggio lanciato dalla società: sviluppare una cultura del rispetto, dell’ascolto e della tutela della dignità di ogni persona.
Il gesto del segno rosso vuole dunque essere un richiamo immediato — e impossibile da ignorare — contro qualunque forma di violenza, discriminazione o sopruso. Un invito a prendere posizione, a non voltarsi dall’altra parte, a dire con fermezza stop alla violenza.
In una giornata dal valore simbolico così forte, il Chisola sceglie di esserci, di farsi vedere e di farsi sentire. Perché anche il calcio può — e deve — essere parte del cambiamento.
