
VINOVO. Non era affatto scontato, eppure il Chisola torna da Sestri Levante con la sensazione che il big match di domenica contro il Vado si sarebbe potuto preparare con un altro spirito. Il pari del “Sivori” lascia infatti qualche rammarico ai biancoblù, che avrebbero potuto compiere il sorpasso già ieri, presentandosi allo scontro diretto da primi della classe.
Il Sestri Levante resta un avversario di livello, reduce da una cavalcata che tre anni fa lo aveva portato a dominare il girone A di Serie D e poi a militare tra i professionisti per due stagioni. Ma il suo avvio di campionato attuale non ha restituito le stesse sensazioni dell’ultima esperienza in categoria. E anche il recupero disputato ieri ha confermato il divario dell’ultimo periodo tra le due squadre.
Nel primo tempo regna l’equilibrio, ma nella ripresa il Chisola prende in mano la gara: ritmo, qualità e più di un’occasione per trovare il gol che avrebbe indirizzato la stagione. Quel gol che, oltre ai tre punti, avrebbe permesso agli uomini di Nicola Ascoli di arrivare allo scontro diretto con il Vado da capolista, con i liguri secondi – in attesa, comunque, di recuperare la sfida col Gozzano.
La realtà dice però altro: Giorgio Roselli conserva la vetta, con un solo punto di vantaggio, mentre il Chisola rimane secondo. Una situazione immutata, ma che non cancella il buon momento dei biancoblù, confermato anche a Sestri. E domenica, davanti al proprio pubblico, con il “fattore campo” a favore, tutto può cambiare.
Il Vado, fino a questo momento solidissimo, ha già dimostrato che anche per lui gli scontri diretti possono essere un ostacolo: la sconfitta di misura contro il Ligorna alla decima giornata (1-0) è lì a ricordarlo. Il Chisola arriva più maturo, più consapevole e con in mano un’occasione che a inizio stagione pochi avrebbero pronosticato: con una vittoria, sarebbe primo.
Domenica, dunque, non sarà una partita come le altre. Sarà la partita.
