Il racconto del match: Pro concreta, Triestina sprecona
Nel primo tempo, la Pro Vercelli imposta da subito il ritmo e trova la prima occasione con El Bouchataoui, ma il suo tiro termina alto. Gli alabardati rispondono con Vicario, bravo a servire Kljajic, che però manca l’impatto col pallone. Dopo una grande parata di Matosevic su Iotti, i padroni di casa sbloccano il risultato: contatto tra Silvestro e Sow, il direttore di gara dopo una lunga revisione indica il dischetto. Dagli undici metri Coppola non sbaglia e fa 1-0.
La Triestina reagisce con orgoglio, trascinata da Gunduz, il migliore dei suoi: prima ci prova dalla distanza, poi al 44’ trova un bellissimo destro a giro che vale l’1-1.
Nella ripresa, però, le occasioni sprecate costano caro agli ospiti. Prima Vicario e poi Kljajic falliscono due palle gol clamorose davanti a Livieri, che tiene a galla la Pro con parate da applausi.
La svolta arriva al 73’: Oyseinou Sow, cresciuto proprio nel vivaio vercellese, rientra sul sinistro e lascia partire una traiettoria imprendibile per Matosevic, firmando il suo primo gol tra i professionisti. Passano pochi minuti e anche suo fratello Assane Sow trova la gloria con un tocco al volo che beffa il portiere alabardato fuori dai pali.
Il finale è pura gestione per la Pro Vercelli, che con compattezza e determinazione chiude la pratica e conquista una vittoria che vale oro.
Pro Vercelli in crescita, Triestina in crisi
La Pro Vercelli dimostra solidità e concretezza, con un gruppo giovane ma in costante crescita. I fratelli Sow si confermano due tra i prospetti più interessanti del panorama biancone, mentre Modesto può essere soddisfatto della risposta arrivata dopo settimane complicate.
Dall’altra parte, la Triestina conferma tutte le difficoltà del periodo: attacco sterile, fragilità mentale e poca lucidità nei momenti decisivi. Anche con un tecnico esperto come Tesser, il cammino verso la salvezza resta tutto in salita.