Dalla Juventus al Fossano: il talento che non si è mai arreso
Classe 1990, Giuseppe Giovinco è cresciuto nel settore giovanile della Juventus, la stessa scuola che ha formato suo fratello maggiore Sebastian, stella internazionale con un passato tra Serie A, MLS e Nazionale italiana. Dopo gli inizi in bianconero, il più giovane dei Giovinco ha costruito la propria carriera tra Serie B, C e D, vestendo maglie importanti come Empoli, Pisa, Matera, Catanzaro, Taranto, Tuttocuoio, Imolese e Messina, mettendo sempre in mostra tecnica sopraffina, visione di gioco e una qualità nel calcio piazzato rara per la categoria.
A Fossano è arrivato con un obiettivo chiaro: dare una mano a un gruppo giovane portando la sua esperienza da professionista. E, a giudicare da prestazioni come quella di sabato, la missione è già ampiamente avviata.
Gol pesante e mentalità vincente
Contro l’Alessandria, Giovinco ha firmato il gol del sorpasso, al termine di un’azione insistita in area che ha fatto esplodere di gioia la panchina azzurra. Un guizzo dei suoi, da giocatore abituato a decidere le partite, ma soprattutto la prova di un leader tecnico e carismatico che non smette di fare la differenza.
Accanto a lui, un altro nome noto al grande calcio: Fausto Rossi, anche lui cresciuto nella Juventus e con un passato in Serie A e all’estero (tra le altre Vicenza, Brescia, Valladolid, Cordoba e Pro Vercelli). Due ex bianconeri, due professionisti veri, oggi colonne di una squadra che sta riscrivendo la propria storia nel girone B di Eccellenza.
L’anima esperta del nuovo Fossano
Il tecnico Paolo Fresia ha trovato in Rossi e Giovinco le chiavi del suo progetto. Due giocatori che incarnano il valore della competenza e della mentalità: sempre i primi ad arrivare in allenamento, sempre i primi a incitare i più giovani.
L’intesa tra i due, dentro e fuori dal campo, è la marcia in più di una squadra che ha imparato a non arrendersi mai, come dimostrato dalla rimonta di Alessandria.
Un futuro ancora da scrivere
Per Giuseppe Giovinco, a 35 anni, questa esperienza in Piemonte rappresenta un nuovo capitolo, lontano dai riflettori ma pieno di significato. Dopo anni da protagonista nei professionisti, l’attaccante torinese continua a dimostrare che la classe non ha categoria, e che anche in Eccellenza si può fare la differenza con eleganza, intelligenza e cuore.
E se il Fossano continuerà a giocare con questa convinzione, buona parte del merito sarà anche suo — e di quel piccolo ma prezioso filo bianconero che lega il presente azzurro al passato della Juventus.