Biellese, gli ultras sospendono il tifo organizzato: “Basta abusi, chiediamo libertà”

Foto Ultras Biella 1973

BIELLA. Clima teso attorno alla Biellese, non solo sul campo ma anche sugli spalti. Con un comunicato diffuso sui propri canali, i gruppi UB 73, Gioventù Biellese e Pounders hanno annunciato la sospensione del tifo organizzato in occasione della prossima gara interna contro l’Imperia.

La decisione nasce in segno di protesta contro le diffide comminate ad alcuni tifosi, che i gruppi organizzati definiscono “abusi di potere perpetrati negli anni dalla Questura di Biella”. “Non ne possiamo più – si legge nella nota –. È una decisione presa all’unanimità, ma che non riguarda in alcun modo chi indosserà le nostre gloriose maglie”.

Gli ultras invitano inoltre la stampa locale a “verificare correttamente i fatti, non come quelli comunicati dalle forze dell’ordine”, e lanciano un appello ai tifosi: “Domenica invitiamo tutta la gente delle popolari a restare fuori con noi, in particolare gli ultras di ieri e di oggi. Chi ha davvero a cuore un certo modo di vivere lo stadio deve unirsi a noi. Libertà per gli ultras!”.

Un momento delicato anche in campo. La protesta arriva in una fase già complessa per la Biellese, reduce dalla sconfitta con il Celle Varazze. Al termine della partita, Luca Prina ha fotografato la situazione con parole eloquenti: “Siamo in mezzo a una mareggiata. Dobbiamo restare uniti, avere equilibrio e lucidità per non affondare.”

Le difficoltà sportive e la tensione nel rapporto tra tifoseria e istituzioni si intrecciano dunque in un momento decisivo della stagione. La Biellese dovrà ora ritrovare compattezza dentro e fuori dal campo, per evitare che la mareggiata diventi tempesta.


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