Andrea Musacchio 
BAVENO. Il Baveno Stresa ha ufficializzato l’esonero di Sergio Galeazzi, ma lo ha fatto con una nota che si distingue – e colpisce – per i toni umani e sinceri, rari nel mondo del calcio.
La società, attualmente invischiata nei bassifondi della classifica di Eccellenza, ha spiegato in modo trasparente le ragioni della scelta: la squadra non è riuscita a uscire dal periodo negativo, e nonostante i tentativi di invertire la rotta, il cambio in panchina è apparso inevitabile. Ma le parole del comunicato lasciano trasparire qualcosa di diverso dal consueto linguaggio delle società sportive.
“Imputare a lui la mancanza di risultati sarebbe da stolti – si legge nella nota –. Pur apprezzando quanto fatto per i nostri ragazzi, serve dare uno scossone all’ambiente. Questa è stata una decisione davvero difficile, perché Sergio Galeazzi è un tecnico che ha sposato in pieno un progetto importante”.
Toni di stima, rispetto e gratitudine, ben lontani dai comunicati freddi e impersonali che solitamente accompagnano gli esoneri. Il club parla apertamente di “rammarico”, di “affetto reciproco” e arriva persino a scusarsi con l’allenatore per la scelta, augurandogli di tornare presto su una panchina. “Ringraziamo Sergio Galeazzi per il lavoro svolto in questi mesi, per aver creduto nei nostri ragazzi e negli obiettivi della società. Ci lasciamo con rammarico, ma da persone che mantengono inalterate stima e affetto reciproci.”
Un gesto di eleganza e umanità che racconta molto dell’ambiente del Baveno Stresa, capace di affrontare una decisione dolorosa con la dignità e la trasparenza di chi distingue il risultato sportivo dal valore umano.
Ora la società è attesa dall’annuncio del nuovo tecnico, chiamato a rilanciare la squadra in una fase delicata del campionato. Ma, comunque vada, il rapporto tra Galeazzi e il club sembra destinato a sopravvivere oltre i confini del campo.