
RIMINI. Archiviata la sconfitta per 3-0 a Ravenna nei sedicesimi di Coppa Italia di Serie C, il Rimini si prepara a tornare in campo con un solo obiettivo: rialzarsi. Questo pomeriggio alle 17:30 al “Romeo Neri” arriva il Bra, squadra piemontese reduce da due pareggi consecutivi e in cerca di punti salvezza. Per i biancorossi, fanalino di coda a -1 a causa della pesante penalizzazione di 12 punti, la sfida rappresenta una possibile svolta psicologica, oltre che aritmetica.
“Ogni partita per noi è importante – ha spiegato alla vigilia mister Filippo D’Alesio –. Se vogliamo capovolgere la situazione della penalità dobbiamo fare qualcosa di speciale. Non possiamo permetterci di sottovalutare nessuno: il Bra è una squadra organizzata, con individualità importanti e idee chiare. Pensare che sia una gara semplice sarebbe un errore enorme”.
L’allenatore biancorosso prova a trasmettere serenità al gruppo, pur consapevole della posta in palio: “Non dobbiamo viverla come una partita da dentro o fuori. È un’opportunità per dare continuità al pari di Campobasso e per dimostrare di essere ancora vivi. Dobbiamo restare concentrati dal primo all’ultimo minuto: se vogliamo fare punti, serve il vero Rimini, quello che non abbassa mai la guardia”.
Un’occasione per tornare “a zero”. Con 11 punti conquistati sul campo, il Rimini avrebbe una classifica ben diversa, lontana dalla zona playout. Ma la realtà, complice la penalizzazione, dice altro. Contro il Bra i romagnoli hanno dunque la possibilità di risalire la china e portarsi finalmente sopra quota zero, un traguardo simbolico ma fondamentale per la fiducia dell’ambiente.
“Anche se non dovessimo riuscirci subito, non cambierebbe la nostra mentalità – ha proseguito D’Alesio –. La squadra ha ancora fame e voglia di impresa. La corsa salvezza non si fa solo sul Bra, ma su chi ci precede: l’obiettivo è non far scappare la quintultima”.
Le ombre societarie. A pesare sul morale della squadra c’è anche la situazione societaria. Da settimane si parla di un possibile passaggio di proprietà, ma la trattativa tarda a concretizzarsi. “Ogni giorno sembra quello buono, poi non lo è – ha ammesso D’Alesio –. È una condizione che non aiuta, ma i ragazzi stanno dimostrando professionalità e carattere. In campo pensano solo a dare tutto, e questo mi dà tranquillità”.
Sul piano dell’infermeria, il tecnico dovrà rinunciare agli infortunati Gemello, Falasco e Mini, assenze che riducono ulteriormente le rotazioni in una fase cruciale del campionato.
Il contesto. Il Rimini vive un momento delicato, sospeso tra incertezza societaria e bisogno di risultati. Eppure, l’atteggiamento mostrato nelle ultime settimane lascia spazio alla speranza: la squadra combatte, corre e crede ancora nella salvezza, nonostante tutto.
Sabato, contro un Bra in crescita, servirà proprio questo spirito: la grinta di chi non ha più nulla da perdere, ma tutto da dimostrare.
