Andrea Musacchio 
MEDATE. Una sfida che arriva nel momento più delicato della stagione, ma anche una nuova opportunità per ripartire. La Juventus Next Gen torna in campo per il secondo turno di Coppa Italia Serie C e lo farà con una novità importante in panchina: al posto di Massimo Brambilla, chiamato temporaneamente a guidare la prima squadra dopo l’esonero di Tudor, ci sarà Edoardo Sacchini, tecnico di lungo corso all’interno del vivaio juventino.
Per Sacchini, affiancato da Francesco Spanò, sarà un debutto speciale. La squadra arriva da un momento difficile, con quattro sconfitte nelle ultime cinque partite, ma anche con la voglia di reagire e dimostrare che il progetto Next Gen continua a produrre qualità e identità.
Una gara da dentro o fuori
A Medate, contro il Renate, sarà una partita secca: in caso di parità si andrà ai rigori. La Juventus Next Gen ha già superato il Novara nel turno precedente e ora punta a qualificarsi agli ottavi, per dare un segnale di crescita dopo settimane complicate.
Le scelte di Sacchini
Nonostante i tanti impegni e il ricambio in panchina, Sacchini dovrebbe confermare il 3-4-2-1 come modulo di riferimento. Turicchia e Scaglia guideranno la retroguardia davanti a Mangiapoco, mentre Ngana e Faticanti agiranno in mediana con Puczka e Turco sulle corsie esterne.
Davanti spazio ai giovani talenti Crapisto, Anghelé e Deme, chiamati a far dimenticare le recenti difficoltà offensive.
Oltre la Coppa, la ricerca di un’identità
Più che una semplice sfida di Coppa, Renate–Juve Next Gen rappresenta un test di carattere e maturità. Il gruppo bianconero dovrà mostrare compattezza, ritmo e concentrazione, ma anche l’orgoglio di chi vuole tornare a vincere.
Per Sacchini sarà l’occasione di portare sul campo i principi che da anni coltiva nel settore giovanile juventino: coraggio, intensità e gioco propositivo. E per la Next Gen, la possibilità di ritrovare fiducia e slancio in una stagione che può ancora riservare sorprese.