Nel prepartita di Chisola–Imperia, Benedetto è stato premiato dal vicepresidente Antonio Caruzzo, dal segretario generale Sergio Gardellini e dal dirigente Gianni Trezza: un riconoscimento per la sua dedizione, la leadership e la capacità di incarnare i valori che da sempre contraddistinguono il club di Vinovo — lavoro, umiltà, sacrificio e spirito di squadra.
Le parole del capitano. “Raggiungere le 100 presenze mi fa davvero molto piacere, ma sicuramente non voglio fermarmi qui – ha dichiarato Benedetto –. Farlo indossando la fascia da capitano è qualcosa che mi rende ancora più orgoglioso: è un riconoscimento del percorso fatto e della fiducia che la squadra e la società hanno riposto in me”.
Sacrificio e crescita. Un traguardo frutto di costanza e mentalità, come sottolinea lo stesso difensore: “Per restare in questa categoria servono costanza, sacrificio, umiltà e la capacità di imparare dai propri errori. È importante farne tesoro, sia per sé stessi che per il gruppo. Il compito di noi più esperti è proprio quello di aiutare i più giovani, cercando di limitare gli errori e trasmettere la giusta mentalità”.
L’importanza dell’esempio. Benedetto, da sempre guida silenziosa ma presente, ha voluto ribadire anche il valore della condivisione e del rispetto reciproco: “Bisogna ascoltare e fare tesoro dei consigli che arrivano dai più esperti — che siano giocatori, mister o membri dello staff. Qui da noi i ragazzi lo fanno con grande umiltà e voglia di migliorarsi, due qualità che fanno davvero la differenza”.
Un traguardo importante, dunque, per il capitano biancazzurro, che continua a rappresentare al meglio lo spirito del Chisola: dedizione, identità e passione, dentro e fuori dal campo.