Giuseppe Picone, magie e tacchi per prendersi l’Alessandria

Foto Pro Villafranca

VILLAFRANCA D’ASTI. C’è modo e modo di lasciare il segno in una squadra. Giuseppe Picone ha scelto il più bello: un gol di tacco da cineteca, una giocata d’istinto e classe che ha illuminato il silenzio del Villa Park, regalando all’Alessandria un momento di pura arte calcistica.

L’ex Asti e Fossano, sceso di categoria per sposare il progetto grigio, non ha mai avuto dubbi sulla sua destinazione: “voleva solo l’Alessandria”, e lo sta dimostrando partita dopo partita. Con il suo talento e la sua visione di gioco, Picone è diventato in poche settimane uno dei simboli della rinascita grigia, capace di trasformare ogni pallone in un’occasione.

La prodezza di domenica, arrivata al 12’ della ripresa contro la Pro Villafranca, è di quelle che si ricordano: un tocco di tacco che ha spiazzato difesa e portiere, certificando la qualità tecnica di un giocatore che, quando è in giornata, sembra appartenere ad un’altra categoria.

Per lui si tratta del secondo gol in campionato, dopo quello messo a segno contro il Monregale, ma più dei numeri conta la sensazione che attorno a Picone stia crescendo un’Alessandria consapevole e affamata.

Giù dalla Serie D per rilanciare una squadra e una piazza: la sfida del numero 7 è appena cominciata, ma il suo impatto è già evidente. Con la sua genialità, i colpi di classe e l’umiltà di chi lavora per la squadra, Giuseppe Picone si è preso l’Alessandria, diventandone l’anima creativa e il giocatore più atteso di ogni domenica.


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