
GOZZANO. Il Gozzano non è più quello della scorsa stagione. Se dodici mesi fa la squadra di Manuel Lunardon era stata una delle rivelazioni più luminose del campionato — terzo posto finale e un calcio tra i più apprezzati della Serie D — oggi i rossoblù sembrano vivere il loro “sottosopra”, come in una puntata di Stranger Things. Tutto capovolto, a partire dai risultati.
Dopo otto giornate, la classifica fa paura: troppo pochi i punti raccolti, troppo grande il divario tra prestazioni e ambizioni. Eppure, c’è un dato che può far sperare. Alla stessa giornata della passata stagione, il Gozzano aveva un punto in meno rispetto a oggi. Anche allora la squadra faticava, sembrava bloccata, ma da lì in avanti arrivò la svolta: due vittorie e un pareggio nelle successive tre gare, poi una sconfitta a Bra e una lunga striscia positiva di cinque risultati utili consecutivi.
Fu quella la scintilla che cambiò tutto, restituendo fiducia e compattezza a un gruppo che, da quel momento, giocò senza paura, esprimendo un calcio propositivo e di qualità.
Oggi, come allora, serve lo stesso cambio di passo. Lunardon conosce bene i suoi ragazzi e sa che la chiave non è solo tattica, ma mentale. Ritrovare serenità, equilibrio e quel piacere di giocare che aveva reso il Gozzano una squadra difficile da affrontare per chiunque.
Il calendario, nelle prossime settimane, non sarà semplice, ma la Serie D ha già dimostrato più volte di non avere logiche fisse: basta una vittoria per riaccendere la fiamma. E se la storia recente insegna qualcosa, è che il Gozzano, proprio quando sembra smarrito, sa come ritrovarsi.
Serve solo riaccendere la luce, per tornare — anche quest’anno — a vivere il campionato da protagonista.