Inviati di Trump arrivati in Israele. Idf: “Aperto il fuoco a Gaza City per minaccia imminente”

(Adnkronos) – Tregua fragile a Gaza, dove dopo una giornata di raid su Rafah è stato ripristinato il cessate il fuoco. Israele intanto, dietro pressioni dell'amministrazione Trump, avrebbe sospeso la decisione di fermare la consegna degli aiuti umanitari nella Striscia e i valichi dovrebbero quindi riaprire questa mattina. Mentre gli inviati di Trump Witkoff e Kushner si trovano in visita nello Stato ebraico, le Idf annunciano di aver aperto il fuoco a Gaza City contro "terroristi palestinesi" che rappresentavano "una minaccia imminente alle truppe".  Intanto le forze israeliane affermano di aver aperto il fuoco stamattina contro terroristi palestinesi che si avvicinavano alle loro truppe a Gaza City. Nel primo incidente, diversi operativi sono stati identificati mentre attraversavano la Linea Gialla, oltre la quale i militari israeliani si sono ritirati secondo i termini dell'accordo di cessate il fuoco, nel quartiere di Shejaiya, si legge nel comunicato dell'Idf che spiega che vi era "una minaccia imminente", per le truppe. "Le forze hanno sparato ai terroristi che avevano attraversato le linea gialla per rimuovere la minaccia alle truppe", continua il comunicato che aggiunge che poco dopo è stato individuato "un altro gruppo di terroristi" sulla linea gialla, e di nuovo le forze israeliane hanno aperto il fuoco per "rimuovere la minaccia". I media palestinesi riportano che almeno due persone sono rimaste uccise nell'area questa mattina, si legge su Times of Israel. La decisione è arrivata dopo una giornata ad alta tensione, quando l'esercito israeliano ha annunciato una serie di raid contro obiettivi di Hamas a Gaza "in risposta alla palese violazione dell'accordo sul cessate il fuoco" compiute da Hamas a Rafah che ha provocato la morte di due soldati. Secondo fonti militari israeliane, le operazioni sono servite per colpire "infrastrutture e postazioni dei terroristi", come rappresaglia per l'attacco contro le Idf. Il movimento palestinese ha tuttavia negato ogni coinvolgimento, accusando a sua volta Tel Aviv di violazioni. I nuovi raid israeliani, secondo fonti di Gaza alla Bbc, avrebbero causato almeno 44 vittime. Israele ha informato in anticipo della rappresaglia l'amministrazione Usa tramite il Centro di comando statunitense che supervisiona la tregua. E proprio per garantire il rispetto dell'accordo di pace e perché cessate il fuoco a Gaza non collassi, gli Stati Uniti stanno intanto lavorando intensamente dietro le quinte. Gli inviati Steve Witkoff e Jared Kushner sono intanto arrivati in Israele, riportano il Times of Israel e altri media israeliani. Previsto un loro incontro con il premier israeliano Benjamin Netanyahu in vista di una prossima visita del vice presidente americano J.D. Vance nella regione. L'obiettivo è quello di confermare l'azione degli Stati Uniti a garante dell'accordo di cessate il fuoco, stabilizzare la tregua, supervisionare il ritorno dei corpi degli ostaggi deceduti, accelerare sugli aiuti umanitari e progettare una forza internazionale di sicurezza a Gaza. Secondo funzionari statunitensi, i prossimi 30 giorni sono considerati decisivi per il futuro della fragile tregua. Il vice presidente Vance ha intanto minimizzato gli scontri che si sono registrati nella Striscia di Gaza. Il cessate il fuoco sarà ''a singhiozzo'', ha detto ai giornalisti, ''Hamas aprirà il fuoco su Israele. Israele dovrà rispondere". Per cui ''dovremo monitorare la situazione, ci saranno alti e bassi'', ha proseguito Vance invitando "gli stati arabi del Golfo, nostri alleati'' a creare una ''infrastruttura di sicurezza necessaria per confermare che Hamas sia disarmato". Secondo Kushner, genero e consigliere del presidente degli Stati Uniti, Israele deve ora iniziare ad aiutare i palestinesi e a contribuire a migliorare la loro qualità di vita se vuole integrarsi pienamente nel Medio Oriente."Il messaggio più importante che abbiamo cercato di trasmettere alla leadership israeliana è che, ora che la guerra è finita, se si vuole integrare Israele nel Medio Oriente più ampio, bisogna trovare un modo per aiutare il popolo palestinese a prosperare e a migliorare", ha affermato in un'intervista al programma 60 Minutes della Cbs.  Gli Stati Uniti sono "concentrati sulla creazione di una situazione di sicurezza comune e di opportunità economiche per israeliani e palestinesi, in modo che possano vivere fianco a fianco in modo duraturo", ha aggiunto. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha intanto spiegato di ritenere che ''la leadership di Hamas non sia coinvolta'' negli attacchi contro le Idf nella Striscia di Gaza, ma che ''forse ci sono dei ribelli al suo interno''. Parlando con i giornalisti a bordo dell'Air Force One, Trump ha aggiunto che ''in ogni caso la situazione verrà gestita in modo appropriato. Con durezza, ma correttamente''. Auspicando che l'accordo di cessate il fuoco a Gaza regga, Trump ha aggiunto che gli Stati Uniti vogliono che ''i rapporti con Hamas saranno molto pacifici''.  
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