“Come già detto a più riprese: abbiamo perso tutti — ha esordito Venturini —. Chi accusa senza sapere, chi giudica, chi scrive sentenze. Nessuno è esente da colpe: amministrazione comunale, ASD e altri. Puntare il dito non ha senso e non risolve i problemi”.
Il presidente ha poi espresso il proprio dispiacere per l’assenza dei tifosi, sia di casa che ospiti, sottolineando quanto la società abbia tentato fino all’ultimo di evitare questa situazione: “Mi spiace tantissimo per l’assenza dei tifosi domani, ma chi sa, capirebbe che abbiamo fatto tanto per trovare una soluzione. È stata un’occasione clamorosamente buttata al vento. Chiederei il giusto rispetto: insultare non è il modo giusto. Ci sono delle responsabilità che verranno valutate, ma ricevere insulti gratuiti non è bello e non va affatto bene, soprattutto per chi si è sempre impegnato a costruire e migliorare”.
Un messaggio di amarezza, ma anche di speranza, quello di Venturini, che auspica che l’episodio possa aprire la strada a un nuovo confronto tra istituzioni e società sportive: “Forse questo episodio, che spero rimanga isolato, aprirà finalmente la porta del dialogo, del confronto e della collaborazione. Tutti noi avevamo programmato un giorno di festa e penso che ora tutti se ne rendano conto”.
Il presidente non ha nascosto la delusione personale per quanto accaduto, ma ha ribadito l’intenzione di continuare a lavorare per migliorare la situazione: “Sinceramente, non vedere il Villa Park gremito di gente mi fa piangere il cuore. Si poteva fare meglio? Forse sì, ma è stata una sorpresa per tutti. L’ordinanza si poteva evitare? Non spetta a me dirlo, ma un motivo ci sarà. Con il buon senso si può provare a fare meglio, e spero che in futuro ne usciremo vincitori”.
Il comunicato si chiude con un messaggio rivolto a tifosi e cittadini: “Evitate di farvi prendere la mano e martirizzare. Non è il momento. Stiamo lavorando per capire come migliorare lo status attuale e come gestire meglio le relazioni a tutti i livelli. Malgrado la rabbia e la delusione, continuo a pensare positivo”.
Parole che risuonano come un appello al rispetto e alla coesione, in un momento difficile per la società e per tutto l’ambiente di Villafranca, alla vigilia di una partita che si giocherà in un silenzio che lascia l’amaro in bocca.