
NOVARA. Il Novara si prepara a una fase cruciale della stagione, con la voglia di lasciarsi alle spalle un avvio altalenante e ritrovare continuità di risultati e convinzione. Dopo otto giornate, la squadra di Andrea Zanchetta si trova appena fuori dalla zona playout, ma il lavoro fatto nelle ultime settimane – tra campo, spogliatoio e identità tattica – comincia a dare segnali incoraggianti.
Il club azzurro, che in estate ha scelto di ripartire con un progetto fortemente orientato ai giovani e al gioco propositivo, ha alternato buone prestazioni a momenti di difficoltà, spesso pagando dazio nei dettagli e nella gestione delle gare. Tuttavia, il gruppo sembra ora più compatto, più consapevole dei propri mezzi e con un’idea di calcio sempre più riconoscibile.
Zanchetta e il suo progetto tecnico. Zanchetta, alla sua prima esperienza in Serie C da capo allenatore, sta cercando di costruire una squadra moderna, dinamica e capace di imporre il proprio ritmo. Il suo 4-2-3-1 punta molto sulla qualità tecnica dei centrocampisti e sulla velocità degli esterni, con Lanini e Graca come punti di riferimento offensivi. L’allenatore insiste su alcuni concetti chiave: pressing alto, gestione pulita del possesso e occupazione razionale degli spazi. L’obiettivo è chiaro: rendere il Novara una squadra riconoscibile, capace di competere con chiunque.
L’importanza dei giovani e la mentalità da costruire. Uno degli aspetti centrali del progetto azzurro è la valorizzazione dei giovani, tema caro anche alla proprietà e alla dirigenza. Molti dei titolari sono under, cresciuti tra Primavera e prime esperienze in Serie C, e stanno dimostrando di poter reggere il salto.
Zanchetta, in questo senso, sta provando a unire ambizione e pazienza, consapevole che la crescita passa inevitabilmente attraverso gli errori.
Obiettivo continuità. La sfida di oggi contro la Giana Erminio rappresenta un passaggio chiave. Non solo per la classifica, ma per capire a che punto è il percorso di maturazione del gruppo. Un risultato positivo darebbe fiducia e slancio, mentre una vittoria potrebbe segnare la vera svolta psicologica della stagione.
Il tecnico e la squadra sanno che la strada è lunga, ma il segnale più importante è arrivato dallo spogliatoio: unità, spirito di sacrificio e fame. Tre parole che il Novara vuole trasformare nel suo marchio di fabbrica per risalire la classifica e tornare a recitare un ruolo da protagonista nel campionato di Serie C.