(Adnkronos) –
"Vespa infame", questo recita una scritta contro Bruno Vespa comparsa in uno degli ascensori della sede Rai di Via Teulad, a Roma. L'episodio è stato denunciato alle forze dell'ordine che hanno avviato indagini per risalire ai responsabili. L’Ad Giampaolo Rossi fa sapere che la "Rai esprime ferma condanna per la scritta offensiva e infame" rivolta al giornalista, storico volto del servizio pubblico. "Si tratta – prosegue – di un episodio grave che rappresenta una forma di intimidazione e di intolleranza inaccettabile. Simili comportamenti non appartengono alla cultura del dialogo e del rispetto che devono caratterizzare ogni luogo di lavoro, tanto più una sede del Servizio Pubblico radiotelevisivo". E conclude: "La Rai ribadisce il proprio impegno a difesa del pluralismo, del confronto civile tra opinioni diverse e della libertà di espressione, principi fondanti della sua missione. Ogni forma di linguaggio d’odio o minaccia personale è incompatibile con questi valori''. Dopo l'accaduto "Unirai esprime ferma condanna per l’episodio". In una nota il sindacato dei giornalisti parla di un "gesto intollerabile e vile, che nulla ha a che fare con il confronto di idee e con il rispetto che deve sempre contraddistinguere un ambiente di lavoro e una comunità professionale come quella Rai". "Unirai – si legge ancora – manifesta la più convinta solidarietà a Bruno Vespa, figura storica del giornalismo e della televisione italiana, e confida che le forze dell’ordine individuino al più presto i responsabili di un atto che offende non solo la persona, ma anche l’intera azienda. La Rai è e deve restare un luogo di civiltà, libertà e rispetto reciproco, valori che il sindacato Unirai continuerà a difendere senza esitazioni". Solidarietà a Bruno Vespa arriva anche da Gasparri, Lupi e Marano. "Sono solidale con Bruno Vespa non solo per la scritta ingiuriosa che ha ricevuto, ma anche per il coraggio con cui ha detto quello che andava detto all'esponente della cosiddetta Flotilla. Bravo Vespa", dichiara il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri. Il presidente di Noi Moderati Maurizio Lupi, commissario in Vigilanza, afferma invece: "Il clima d’odio colpisce tutti, anche i giornalisti. Solidarietà a Bruno Vespa e condanna per la scritta ingiuriosa trovata a Via Teulada”. Infine il presidente facente funzioni della Rai Antonio Marano definisce "inaccettabile che all’interno dell’Azienda non si rispetti un professionista come Bruno Vespa, che da decenni rappresenta un simbolo dei valori del Servizio Pubblico". "La Rai – si legge nella sua nota – si fonda sul rispetto delle persone, sulla libertà di espressione e sulla professionalità di chi ogni giorno contribuisce a garantire un’informazione equilibrata e di qualità. Bruno Vespa incarna pienamente questi principi: la sua storia professionale, la competenza e il rigore con cui ha servito il pubblico ne sono la testimonianza più evidente. Gesti offensivi e intimidatori come quello accaduto nella sede di via Teulada non appartengono alla cultura della Rai e non possono essere tollerati. Mi auguro che si faccia piena luce sull’episodio e che si riaffermi, dentro e fuori l’Azienda, il valore del rispetto reciproco e del senso di appartenenza al Servizio Pubblico".
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