Andrea Musacchio 
TORINO. È un pareggio che lascia l’amaro in bocca al Milan e fa tirare un sospiro di sollievo alla Juventus. All’Allianz Stadium finisce 0-0 una sfida equilibrata solo nel punteggio, ma dominata nel gioco e nelle occasioni dai rossoneri, che sciupano troppo.
La gara parte a ritmi bassi, con le due squadre attente a non scoprirsi. I primi squilli arrivano nel finale di primo tempo, con Gimenez per il Milan e Gatti per la Juve, ma le difese reggono. È nella ripresa che la partita si accende: al 50’ Maignan compie un autentico miracolo sul tiro ravvicinato di Gatti, tenendo in piedi il Milan. Pochi minuti dopo, però, è Pulisic a sprecare la grande occasione del vantaggio, calciando altissimo dal dischetto il rigore concesso per fallo di Kelly su Gimenez.
Da quel momento, il Milan spinge forte. Entra Leao e la squadra di Pioli (oggi priva di incisività sotto porta) si accende: il portoghese prima tenta un pallonetto da centrocampo, poi si divora due gol incredibili, uno dei quali da tre metri, calciando malamente su Di Gregorio.
La Juve di Allegri, mai davvero pericolosa in avanti se non con la conclusione di Cambiaso e qualche palla sporca in area, si affida all’ordine difensivo e alla reattività del suo portiere, che nel finale si supera ancora su Modric e Loftus-Cheek.
Finisce senza reti e con tanti rimpianti per il Milan, che avrebbe meritato molto di più per occasioni create e qualità espressa. La Juventus porta a casa un punto sofferto, mentre i rossoneri escono dallo Stadium con la consapevolezza di aver gettato via una vittoria già scritta.