Caselle, “Uniti per un sorriso”: in campo per Enea una serata di calcio e solidarietà

CASELLE. Al campo sportivo Fabrizio Mensone di Caselle, sabato 27 settembre, il calcio ha smesso di essere soltanto un gioco per trasformarsi in un grande gesto d’amore. L’iniziativa “Uniti per un sorriso” ha unito sportivi, istituzioni e cittadini in un abbraccio collettivo per il piccolo Enea Giarrizzo, 9 anni, affetto dalla rara sindrome di Moebius, una patologia che limita i movimenti del volto e della muscolatura ma non la forza del suo sorriso contagioso.

In campo non si sono affrontati soltanto calciatori, ma anche allenatori, dirigenti, rappresentanti delle forze dell’ordine e membri dell’Amministrazione comunale. Un triangolare che non aveva come obiettivo la vittoria di un trofeo, bensì quello di lanciare un messaggio di solidarietà. Ogni dribbling e ogni gol hanno rappresentato un atto di vicinanza, trasformando la partita in una festa di comunità.

A dare ulteriore significato alla serata è stata la presenza di Renzo De Grandi, presidente dell’Aismo – Associazione italiana sindrome di Moebius – che ha raccontato il lavoro quotidiano a sostegno delle famiglie.

Il presidente del Caselle Calcio Nico Pertosa ha sottolineato l’importanza di un evento che va oltre lo sport: “La solidarietà è la vittoria più grande. Vedere tutti correre insieme per Enea è stata un’emozione unica”. Sulla stessa linea anche il sindaco Giuseppe Marsaglia, che ha definito la manifestazione un esempio di comunità: “Ogni sorriso che si accende qui è una piccola grande vittoria”.

Gli applausi del pubblico hanno accompagnato tutta la serata, vissuta intensamente da Enea insieme al papà Simone, alla mamma Romina e al fratellino Kevin. Al termine il vicepresidente del Caselle Calcio Andrea Aimone ha ringraziato tutti i partecipanti: “Il sorriso di Enea è davvero contagioso. Serate come questa aiutano a costruire la nostra famiglia sportiva e ci ricordano quanto sia importante condividere”.

Quella di sabato è stata una giornata in cui lo sport ha valicato i confini del campo, diventando un ponte tra cuori e una speranza condivisa. A Caselle, “Uniti per un sorriso” non è rimasto solo uno slogan, ma la dimostrazione concreta che insieme si può davvero fare la differenza.


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