
COLLEGNO. Il CSF Carmagnola Queencar rompe il silenzio dopo i gravi fatti di domenica 31 agosto al torneo Super Oscar, che hanno visto l’aggressione al giovane portiere del Volpiano Pianese da parte di un genitore sugli spalti. La società carmagnolese ha diffuso una nota ufficiale in cui esprime “profondo rammarico e ferma condanna” per l’accaduto, ribadendo l’assoluta distanza da comportamenti che definisce “gravi e inaccettabili”.
Il club ha sottolineato che i valori dello sport, soprattutto a livello giovanile, devono sempre basarsi su rispetto, educazione e crescita dei ragazzi. “A nome di tutta la società – si legge nel comunicato – porgiamo le nostre più sincere scuse alla giovane vittima e alla sua famiglia, all’intera comunità sportiva coinvolta, agli spettatori e a tutte le famiglie che hanno assistito con sgomento all’episodio”.
Il CSF Carmagnola ha inoltre confermato di aver preso subito contatto con gli organizzatori del torneo per esprimere personalmente il proprio rammarico, consapevole del danno di immagine arrecato a una manifestazione che da decenni rappresenta un momento di sportività e aggregazione.
La società ha annunciato provvedimenti nei confronti del genitore responsabile del gesto, per tutelare la propria immagine e riaffermare che simili comportamenti non saranno mai tollerati. Contestualmente, verranno promossi nuovi momenti di confronto ed educazione per tesserati e famiglie, al fine di rafforzare il messaggio di rispetto delle regole e degli avversari.
Il club carmagnolese ha infine dichiarato di riservarsi la possibilità di costituirsi parte civile nelle sedi giudiziarie competenti. “Rinnoviamo il nostro impegno – conclude la nota – affinché lo sport resti sempre un luogo sicuro, educativo e sereno, dove i ragazzi possano crescere imparando i valori positivi del calcio e della vita”.