Il Tribunale ha riconosciuto che Benedetto non aveva più alcuna responsabilità nella società dal 10 ottobre 2024, data in cui aveva formalizzato – davanti a un notaio – la cessione delle quote e le proprie dimissioni. Tutte le presunte irregolarità contestate nel procedimento sono infatti successive a quella data, e dunque non a lui imputabili. Nessuna responsabilità, nemmeno indiretta.
Di conseguenza, anche la stessa società AC Legnano è stata prosciolta: secondo il Tribunale, infatti, non si può attribuire alcuna colpa all’ex presidente, e quindi neppure alla società per responsabilità oggettiva.
“Si tratta di una decisione importante, chiara e documentale – ha commentato Benedetto – che conferma ancora una volta che la verità e la correttezza finiscono per emergere nei luoghi e nei modi adeguati”.
Il team legale dell’imprenditore ha già presentato ricorsi per chiedere la revisione di altre sanzioni, giudicate eccessive e non supportate da elementi oggettivi.
Nonostante le vicende giudiziarie, Benedetto, tra le altre ex presidente dell’Alessandria, non ha mai abbandonato il suo impegno nel mondo del calcio. “Al contrario – sottolinea – oggi si rafforza. Stiamo costruendo ponti strategici tra Europa, mondo arabo e Africa, puntando su sostenibilità, formazione e trasformazione digitale del calcio”. E annuncia: “A breve presenteremo un progetto unico, mai realizzato prima, che unisce sport, sviluppo e reputazione internazionale”.